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La Basilica di Aquileia e i suoi mosaici da record

La Basilica di Aquileia ospita il più esteso mosaico paleocristiano del mondo occidentale: scopriamo questo tesoro italiano Patrimonio dell'Unesco

La città di Aquileia, con la sua vasta area archeologica e la Basilica patriarcale, è dal 1998 uno dei siti italiani riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Il più importante monumento dell’antica Aquileia è proprio il già citato straordinario complesso architettonico della Basilica patriarcale, con i suoi magnifici mosaici del IV secolo.

Aquileia e la Basilica patriarcale: la storia

La città di Aquileia fu fondata dai Romani nel 181 a.C. con l’obiettivo di creare un avamposto militare contro i barbari. Fu una delle città più fiorenti dell’Impero Romano nel Mediterraneo, sede di un Patriarcato durato fino al 1751, nonché centro propulsore del Cristianesimo in tutta l’Europa centrale durante l’epoca medievale.

Le radici della Basilica patriarcale, dedicata alla Vergine e ai santi Ermacora e Fortunato, affondano negli anni subito successivi al 313 d.C., anno in cui l’Editto di Milano pose fine alle persecuzioni religiose dando la possibilità alla comunità cristiana di edificare liberamente il primo edificio di culto.

Nei secoli successivi la prima chiesa, sede vescovile, fu distrutta. Gli aquileiesi, però, la ricostruirono per ben quattro volte, sovrapponendo ogni volta le nuove costruzioni ai resti delle precedenti costruzioni.

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Perché andare a vedere la Basilica di Aquileia

Al giorno d’oggi, la Basilica patriarcale di Aquileia presenta forme romanico-gotiche. Al suo interno, maestoso e solenne, spicca il mosaico pavimentale delle due aule di culto costruite nei primi anni del IV secolo. Il mosaico dell’aula meridionale, cioè quella che corrisponde all’attuale basilica, rappresenta con i suoi 760 metri quadrati il più esteso mosaico paleocristiano del mondo occidentale. La storia di Giona occupa quasi un terzo della sua estensione.

L’aula nord del complesso corrisponde all’attuale cripta degli scavi. Qua i mosaici visibili attorno alle fondamenta del campanile (costruito agli inizi del XI secolo) celano ancora diversi misteri per quanto riguarda la loro simbologia.

La cripta degli affreschi, datata IX secolo, è decorata con immagini del XII secolo che uniscono in maniera singolare le arti cristiane d’Oriente e d’Occidente.

Nel periodo compreso tra i mesi di aprile e settembre è possibile anche salire sul campanile della Basilica di Aquileia. Con i suoi 70 metri, offre una suggestiva vista panoramica su tutta la città e sulla pianura circostante, fino al mare.

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Basilica di Aquileia: gli orari e i biglietti

La Basilica di Aquileia è visitabile nei seguenti orari:

  • da aprile a settembre: lunedì-sabato 10-18, domenica 12-18
  • marzo e ottobre: lunedì-domenica 10-18
  • da novembre a febbraio: lunedì-venerdì 10-16, sab-dom-festivi 9-17
  • 1° gennaio: 10-17

Di seguito, i prezzi dei biglietti d’ingresso:

  • “Basilica con cripta affreschi”: 3 euro
  • “Basilica con cripta affreschi e cripta scavi”: 5 euro
  • “Campanile” (da aprile a settembre): 2 euro
  • “Aula Cromaziana, Battistero e Domus – Palazzo episcopale”: 5 euro
  • “Domus – Palazzo episcopale”: 2 euro
  • “Complesso Basilicale”: 10 euro

Per le esenzioni speciali, consultare il sito ufficiale.

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Cosa vedere nei dintorni della Basilica di Aquileia

La Basilica patriarcale, con il suo campanile, è il simbolo di Aquileia, la cui immensa area archeologica nasconde ancora alcune rovine non portate alla luce dagli scavi effettuati fino ad ora.

Gran parte dei reperti romani e paleocristiani sono visitabili nei tre Musei cittadini, cioè il Museo Archeologico Nazionale, il Museo Paleocristiano e il Museo Civico del Patriarcato.

La città di Aquileia con le sue rovine (come il Foro Romano, nella foto in basso), splendida testimonianza dell’antica grandiosità romana, dista solo pochi chilometri dalle località sciistiche del Friuli. In questa zona è possibile, poi, degustare alcuni tra i migliori prodotti gastronomici italiani, come il famoso prosciutto San Daniele. Chi predilige l’arte può visitare, a un’ora di distanza, la città di Trieste e ammirare la famosa piazza dell’Unità d’Italia o il castello di Miramare, ritenuto tra i più affascinanti d’Europa.

 

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