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Autovelox, rivoluzione in Italia: ora arrivano anche "sotto casa"

In arrivo una grande riforma del codice della strada: autovelox anche nelle strade locali e maggiore attenzione alla sicurezza dei pedoni e dei ciclisti

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Grande rivoluzione per il codice della strada in Italia: gli autovelox, in precedenza previsti solo per le strade a scorrimento, potranno essere installati anche in quelle di quartiere.

È una delle novità più importanti appese al voto della conversione in legge del ‘Dl Semplificazioni‘ che la Camera dei Deputati dovrà confermare dopo l’approvazione del testo da parte del Senato. L’iter legislativo sembra tutto in discesa per le proposte che molti comuni italiani, impegnati a fronteggiare i problemi della nuova mobilità al tempo del Coronavirus, hanno avanzato chiedendo provvedimenti storici.

Una riforma storica del codice della strada che mira a tutelare gli utenti più deboli come i pedoni e i ciclisti e garantire maggiore sicurezza all’interno delle città. Gli autovelox arriveranno anche sotto casa: non più strumenti limitati alle grandi strade di scorrimento ma aiuto concreto anche nella vita di tutti i giorni.

Milano si sta già adattando: l’assessore alla Mobilità del capoluogo lombardo, in procinto di diventare sempre più verde grazie al progetto ForestaMI che prevede la piantumazione di 3 milioni di piante entro il 2030, è pronto a installare gli autovelox nelle strade urbane che facilitano la velocità ma sono in presenza di scuole, abitazioni o negozi, presentando attraversamenti pedonali a rischio per tutti i pedoni.

Il pacchetto a tutela dei ciclisti e dei pedoni prevede l’introduzione di una strada ciclabile definita da apposita segnaletica orizzontale e verticale: una via con carreggiata unica, banchine pavimentate e marciapiedi, dove il limite di velocità non supera i 30 chilometri orari.

Tra le novità in arrivo c’è anche il doppio senso ciclabile sulle strade cittadine dove il limite di velocità è fissato a 30 chilometri orari: su una parte di una zona a traffico limitato le biciclette possono circolare anche in senso opposto all’unico senso degli altri veicoli. Prevista anche la nascita di corsie bici-bus, a patto che non siano presenti binari tranviari a raso e che il modulo delle strade non sia inferiore a 4,30 metri.

La riforma inoltre, prevede l’istituzione delle zone scolastiche in città: nelle strade in prossimità di scuole si punta a garantire una particolare protezione dei pedoni e dell’ambiente, delimitando le vie di accesso con appositi segnali di inizio e di fine. In queste strade verrà limitata o esclusa la circolazione, la sosta o la formata di tutte o di alcune categorie di veicoli, secondo orari e modalità definite attraverso ordinanze dei sindaci.