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Un asteroide verso la Terra: quando e come osservarlo in Italia

Un asteroide saluterà la Terra a partire dal 27 giugno 2024 e sarà visibile anche dall'Italia: dove e come osservare il corpo celeste dal nostro Paese

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Un telescopio

Il 27 giugno 2024 un asteroide saluterà la Terra: è tra i dieci più grandi mai passati vicino al nostro pianeta dal 1900 e sarà visibile anche in Italia.

Come riferito da ‘Ansa’, è stata catturata la prima immagine dell’asteroide indicato con la sigla 2011 UL21 che si manterrà a più di 6,6 milioni di chilometri dalla Terra, 17 volte la distanza il nostro pianeta dalla luna.

L’immagine dell’asteroide 2011 UL21 è stata catturata il 24 maggio da parte di Gianluca Masi, Ernesto Guido e Marco Rocchetto, grazie a un telescopio robotico installato dall’azienda Spaceflux in Australia.

Un asteroide vicino alla Terra: quando osservarlo in Italia, come e dove

L’asteroide, fino alla data del passaggio, sarà visibile inizialmente solo dall’emisfero australe: dalla sera del 27 giugno 2024, però, salirà tra le stelle più settentrionali e potrà essere ammirato anche dall’Italia.

Secondo gli studi condotti sul corpo celeste, la massima luminosità sarà raggiunta nella notte tra il 28 e il 29 giugno ma sarà alla portata di strumenti amatoriali per tutta la prima settimana del mese di luglio.

Dopo la spettacolare aurora boreale visibile in Italia, si potrà tornare con il naso all’insù a scrutare il cielo: l’asteroide sarà abbastanza luminoso per essere individuato anche attraverso telescopi non troppo grandi, dai 10 centimetri di diametro in avanti.

Per il 30 giugno, inoltre, il Virtual Telescope Project mostrerà l’asteroide live a partire dalle ore 22.30: lo farà attraverso una diretta in streaming condotta da Gianluca Masi. Per l’occasione verranno utilizzati da remoto i telescopi del Virtual Telescope installati a Manciano, in provincia di Grosseto.

Cosa significa “asteroide potenzialmente pericoloso”

Il corpo celeste resterà nei cieli per tutta la prima settimana di luglio e sarà visibile anche dall’Italia, come successo all’asteroide Massalia nel 2022. Il corpo celeste andrà ad attraversare le costellazioni di Idra, Vergine, Bilancia, Serpente ed Ercole.

Con un diametro stimato di circa 2,3 chilometri, è uno dei dieci asteroidi più grandi ad aver transitato entro 7,5 milioni di chilometri di distanza dalla Terra dal 1900 a oggi, secondo l’archivio del Center for Near Earth Object Studies (CNEOS) del Jet Propulsion Laboratory.

Il riferimento dei 7,5 milioni di chilometri è molto importante, perché è una delle condizioni che un asteroide deve soddisfare affinché possa essere classificato come “potenzialmente pericoloso“.

Rientrare in questa distanza non vuol dire che il corpo celeste possa andare a impattare sulla Terra, ma significa che non si può escludere, in un futuro anche remoto, che perturbazioni nella loro orbita possano portarli in rotta di collisione con il nostro pianeta.

Gianluca Masi, astrofisico e responsabile del Virtual Telescope Project, ha parlato così dell’asteroide e della sua potenziale pericolosità, spiegando come questa sia più una definizione formale:

“Quella di asteroide potenzialmente pericoloso è una precisa definizione formale, che riguarda corpi più grandi di circa 140 metri e capaci di avvicinarsi entro 7,5 milioni di chilometri alla Terra – le parole dell’astrofisico Gianluca Masi riportate da ‘Ansa’ – in altri termini, gli asteroidi più grandi e in grado di arrivare abbastanza vicini al nostro pianeta ottengono un tale bollino che però non indica che siano necessariamente destinati a colpire la Terra, ma solo che meritano un occhio di riguardo”.