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Case vacanza al mare: i rincari per l'estate 2023 in Italia

Quanto costerà andare al mare quest'estate? Ecco i rincari delle case vacanza per la stagione balneare 2023, una stangata per tante famiglie italiane

Taormina

Quest’anno le vacanze saranno, per molti italiani, una stangata terribile: i rincari colpiscono anche le località di villeggiatura, con aumenti che vanno dalle strutture ricettive all’uso di ombrelloni e lettini, passando naturalmente per le spese più semplici come una cena al ristorante o addirittura un gelato lungomare. L’inflazione galoppante e il costo energetico ha spinto gli esercenti ad aumentare i prezzi, in concomitanza anche dell’incremento della domanda che si sta verificando con l’arrivo dell’estate. Le famiglie italiane, per risparmiare, scelgono sempre più di restare nel nostro Paese – evitando almeno i costi del viaggio in aereo – e optano per l’affitto di una casa vacanza. Ma anche queste hanno raggiunto prezzi da record.

Case vacanza, i rincari dell’estate 2023

Anche affittare un appartamento per la classica settimana al mare è diventato uno sforzo titanico per le tasche degli italiani. In moltissime località balneari i prezzi sono ormai fuori controllo, con aumenti record che toccano percentuali nemmeno immaginabili sino ad un paio d’anni fa. È il caso della riviera laziale, che sta pian piano raggiungendo le tariffe – già da tempo elevatissime – della vicina costa toscana. A fare il punto della situazione è Immobiliare.it, celebre portale di affitto e compravendita di immobili, che ha analizzato i prezzi di una ridente meta di villeggiatura del Lazio, il borgo di Montalto di Castro.

Qui la richiesta è aumentata in maniera vertiginosa dopo la pandemia, e i costi si sono adeguati. Rispetto ad aprile 2015, il prezzo al metro quadro odierno è salito del 180%, raggiungendo il picco massimo degli ultimi 8 anni. In confronto alla scorsa estate, quando le tariffe erano già alle stelle, gli affitti delle case vacanza sono cresciuti ancora: si parla di un +50% al mese di aprile 2023, con previsioni di aumenti in vista dell’estate. Si è passati così da 13,64 euro al metro quadro agli attuali 20,51 euro, di media. Non sorprende che la vicina Tarquinia, dove i prezzi sono più bassi dell’11%, sia già completamente esaurita per il mese di agosto.

In Sicilia, altra destinazione balneare molto ambita, la situazione non è diversa: affittare un appartamento a Taormina, ad esempio, può costare in media 400 euro a settimana a giugno, 600 a luglio e ben 800 ad agosto – escludendo naturalmente la settimana di Ferragosto, dove le tariffe aumentano ancora. Nell’agrigentino, dove si trovano splendide località come Licata e Sciacca, si arriva addirittura ad oltre 1.000 euro a settimana. Mentre la costa ragusana ha visto aumentare i prezzi in maniera esorbitante, con picchi di oltre 1.500 euro al mese per una casa vacanza in affitto a Marina di Ragusa.

Le città in cui affittare costa meno

Per trovare un affitto non troppo caro al mare, non resta che guardare i trend dello scorso anno: lo ha fatto Tecnocasa, individuando le località in cui si può risparmiare un pochino andando in una casa vacanza. Rimini, una delle città più gettonate della Riviera Romagnola, nel 2022 ha mantenuto prezzi abbastanza elevati, aggirandosi attorno ai 700 euro nel mese di giugno per poi aumentare a 1.000 euro (con picchi di 1.200-1.500 euro) tra luglio e agosto. Nel Lazio, invece, ci sono alcune località più economiche. È il caso di Anzio, dove lo scorso anno un bilocale costava circa 250 euro nel mese di giugno, 500 euro a luglio e non più di 600-700 euro ad agosto.