Allarme lupi ad Alpago, l'avviso alla popolazione: "State a casa"
Allarme lupi ad Alpago, nella zona del Bellunese: le istituzioni locali hanno mandato un avviso alla popolazione per la presenza degli animali
Allarme lupi nel Bellunese: nella notte tra mercoledì 29 e giovedì 30 novembre 2023, a Tambre, nella conca dell’Alpago, un cittadino ha filmato un lupo mentre si allontanava per la strada innevata con una preda in bocca.
Solo dodici ore più tardi, come riferito da Il Gazzettino, un altro lupo è stato visto attraversare un cortile della frazione di Broz. La presenza dei lupi ha allertato immediatamente le istituzioni locali: c’è stato un confronto tra la giunta dell’Unione Montana, il Presidente dell’Unione e sindaco di Alpago Alberto Peterle, il primo cittadino di Chies Gianluca dal Borgo e il sindaco di Tambre Sara Bona.
Allarme lupi ad Alpago: l’invito ai cittadini
I rappresentanti delle istituzioni, dopo il confronto, hanno deciso insieme di rendere pubblici un ordine del giorno e un avviso alla popolazione e agli organi competenti, oltre a un’allerta sul tema della sicurezza in merito agli avvistamenti dei lupi sul territorio bellunese.
Dopo aver ricevuto il video del lupo sul proprio cellulare, durante la notte, il sindaco di Tambre Sara Bona ha avuto come prima reazione quella di emettere un’ordinanza. Riflettendo a lungo sulla situazione, però, ha deciso di attendere, spiegando così le sue motivazioni:
“Con un’ordinanza dovrei ordinare o vietare qualcosa, ma non posso imporre una sorta di nuovo lockdown – le parole di Sara Bona riportate da Il Gazzettino – se lo facessi sarebbe una provocazione per tenere alta l’attenzione su quanto sta accadendo. Nessuna ordinanza, quindi, perché io non posso vietare ai miei cittadini di uscire. Ma certo è pericoloso uscire, e non solo in ore notturne, ancora di più se si portano con sé animali”.
Il confronto andato in scena tra i tre sindaci ha portato i primi cittadini a ragionare di comune accordo su come fronteggiare il problema dei lupi: tra le ipotesi c’è quella di redigere un ordine del giorno ed emanare un avviso da diffondere alla popolazione e alle autorità competenti – carabinieri della biodiversità, polizia provinciale, Regione Veneto e Ministero – insieme a un’allerta per tutelare la sicurezza di tutti i cittadini.
I tre sindaci stanno inoltre studiando la tabella elaborata dalla Lacie (Large carnivore iniziative for Europe della International union for the conservation of nature) che ha individuato i diversi gradi di potenziale pericolosità del lupo sulla base dei comportamenti palesati dai singoli esemplari oppure dai branchi.
Boom di avvistamenti di lupi in Italia
L’episodio del bellunese è solo l’ultimo, in ordine temporale, dei tanti avvistamenti di lupi in Italia nel 2023: nel mese di novembre a Moena in provincia di Trento, per esempio, tre cuccioli di lupo sono stati avvistati per le strade della città. Nello steso periodo, alcuni lupi hanno aggredito un cavallo a poca distanza dal centro abitato di Penne, in provincia di Pescara.
Ad aprile, la nutrita presenza di lupi in Valchiavenna ha portato i sindaci a lanciare un appello per salvaguardare l’incolumità della popolazione e tutelare gli allevatori dei borghi montani della provincia lombarda.
Alla luce dei sempre più frequenti avvistamenti, è bene essere al corrente su come comportarsi in presenza dei lupi, evitando così azioni sbagliate che possano peggiorare la situazione. Secondo l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, attualmente in Italia ci sono 3.307 esemplari di lupi: un numero in grande crescita a partire dal 2018.
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