Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Allarme coriandoli nelle città italiane: i rischi sanitari

Scatta l'allarme coriandoli in Italia: appello ai sindaci sulle problematiche legate al loro utilizzo e su tutti i rischi ambientali e per la salute

Pubblicato:

Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Coriandoli

Scatta l’allarme coriandoli nelle città d’Italia: Sima, la Società Italiana di Medicina Ambientale, ha portato alla luce le problematiche legate all’utilizzo di coriandoli e stelle filanti in plastica in occasione del Carnevale, mettendo in evidenza i rischi ambientali e di salute.

Coriandoli, l’allarme degli esperti

Come si legge su ‘Ansa’, Sima ha lanciato l’allarme legato all’utilizzo dei coriandoli: “Se fino a qualche anno fa i beni simbolo del Carnevale, ossia coriandoli e stelle filanti, erano realizzati solo in carta, materiale che si decompone in modo piuttosto celere impiegando circa 6 settimane, oggi tali prodotti sono sempre più spesso realizzati con materiali plastici altamente inquinanti

Questo perché si cerca di rendere l’aspetto di coriandoli e stelle filanti sempre più attrattivo per i consumatori, ricorrendo a colori metallizzati o fosforescenti e coperture in glitter. Decorazioni e colorazioni che si ottengono attraverso l’uso di microplastiche le quali, terminato il periodo di festa, permangono nell’ambiente e possono impiegare anche 600 anni per decomporsi del tutto”.

Per Sima, la Società Italiana di Medicina Ambientale, il rischio derivato dall’utilizzo dei coriandoli non è solo ambientale, ma anche sanitario: “Microplastiche e nanoplastiche inquinano mare, acqua, terra e aria ed entrano nel nostro organismo attraverso gli alimenti che mangiamo, l’acqua che beviamo e l’aria che respiriamo, mettendo a rischio le arterie con conseguente maggiore rischio di infarto o ictus, e provocando danni alle ossa, al sistema endocrino, respiratorio, nervoso, oltre che a quello riproduttivo”.

L’appello ai sindaci in vista del Carnevale

Dopo aver affrontato il tema dei rischi ambientali e sanitari dei coriandoli, Sima ha rivolto un appello ai sindaci delle città italiane in vista del giorno di Carnevale, tramite il presidente Alessandro Miani:

“In occasione del Carnevale rivolgiamo un appello ai sindaci di tutta Italia affinché emanino ordinanze, come fatto dal Comune di Venezia, volte a vietare l’utilizzo di coriandoli e stelle filanti in plastica sul territorio”.

Il divieto di Venezia

Il presidente Miani, nell’appello rivolto ai sindaci delle città italiane, ha citato l’esempio di Venezia, dove il comune ha reso nota l’entrata in vigore di un’ordinanza che dispone il divieto su tutto il territorio comunale di utilizzare coriandoli in plastica e altri prodotti similari, come stelle filanti in plastica, cannoni spara coriandoli in plastica e altri in materiali non naturali.

Il divieto vige in occasione di feste, manifestazioni ed eventi durante tutta la celebrazione del Carnevale: una misura, questa, inserita all’interno del progetto ‘Venezia plastica free’. Nell’ordinanza del comune di Venezia si legge che la decisione è stata presa per diversi motivi, dal decoro alla salute, passando per l’inquinamento.

Il provvedimento preso da parte del comune di Venezia serve per tutelare il territorio dalle problematiche connesse all’eventuale utilizzo di coriandoli in plastica e altri prodotti similari su aree pubbliche, che oltre a imbrattare e ledere il decoro urbano, inquinano e creano un danno all’ambiente.

La dispersione di tali prodotti su suolo pubblico, viene specificato nell’ordinanza, è causa di imbrattamento di calli, campi, strade, marciapiedi, bordi di marciapiedi, caditoie stradali, luoghi pubblici, oltre che di intasamento dei chiusini in caso di pioggia, con conseguente inquinamento ambientale, in particolare dei rii e dei canali, con i conseguenti impegni e oneri per l’Amministrazione Comunale, oltre al danno dell’immagine della città.