Allarme capre a Stromboli: cosa sta succedendo
Le capre selvatiche a Stromboli rappresentano un problema significativo alimentato da cause storiche e con impatti ambientali ancora senza soluzione
Un piccolo borgo immerso nella quiete delle Eolie, Ginostra, si ritrova oggi al centro di un curioso quanto preoccupante fenomeno: il sovrappopolamento delle capre selvatiche. Questo problema, segnalato dagli abitanti ormai da tempo, sta creando difficoltà crescenti per i residenti e il fragile ecosistema locale.
Perché le capre a Stromboli sono un problema
Nelle Isole Eolie la comunità di Ginostra, composta da appena una trentina di residenti durante l’inverno, deve fare i conti con una presenza decisamente sproporzionata di capre selvatiche, il cui numero si aggira intorno alle duemila unità. Gli animali, affamati e in cerca di cibo, hanno iniziato a scendere a valle invadendo tetti, giardini, terrazzamenti e persino la pista dell’eliporto.
“Ci ritroviamo lo sterco delle capre sui tetti dove raccogliamo l’acqua piovana, sterco che inquina l’acqua e noi restiamo senza”, racconta Gianluca Giuffrè, scrittore e abitante del luogo. A settembre si è verificato addirittura un caso di aggressione da parte di una capra nei confronti di un residente; l’episodio ha aumentato il malcontento nella popolazione.
Gli abitanti puntano il dito contro l’inerzia amministrativa, lamentando che nessuna azione concreta sia stata intrapresa per contenere il problema. “Abbiamo scritto ma non abbiamo ricevuto risposta se non un continuo rimpallo tra Comune e Regione”, prosegue Giuffrè, secondo quanto riportato su ‘Il Fatto Quotidiano’.
Quali sono le cause dell’allarme capre a Stromboli?
Le difficoltà attuali hanno radici profonde. Nel maggio del 2022, durante le riprese della fiction ‘Sempre al tuo fianco’, un incendio devastò gran parte della vegetazione dell’isola, costringendo gli animali a cercare nuove fonti di cibo. “Da allora è stata dichiarata l’emergenza nazionale, sono stati stanziati 16 milioni di euro ma siamo ancora ai bandi di gara. Di riforestazione, poi, non se n’è vista l’ombra”, spiega Rosa Oliva, presidente della Pro Loco di Stromboli.
Un’emergenza che nascerebbe addirittura dallo tsunami del 2002, quando cioè la popolazione fu evacuata e alcune capre furono allora lasciate libere di pascolare e mai più recuperate. Nel frattempo si sono moltiplicate, arrivando adesso al numero di 2.000, a fronte di una popolazione invernale di 30 persone a Ginostra e più di 500 sull’altro versante di Stromboli.
L’assenza di interventi sistematici ha lasciato l’isola in balia degli eventi. Alcuni abitanti, nel tentativo di mitigare la crisi, hanno provato a seminare autonomamente la vegetazione, rischiando perfino multe.
Soluzioni proposte per gestire l’emergenza capre a Stromboli
L’inerzia politica sembrerebbe aver aggravato la situazione. “Il nostro abitato è più grande, perciò non siamo in grado di dire quante ce ne siano esattamente, ma di certo è una crisi che nasce dal fatto che la riserva naturale di Stromboli non è mai stata presa in carico da nessuno, anzi, tutto lasciato nell’abbandono: bisogna sempre puntare alle cause”, aggiunge Oliva.
Alicudi, un’altra isola delle Eolie, ha già affrontato un problema simile. Un piano regionale per catturare e assegnare le capre agli allevatori locali non ha avuto successo.
“Il Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale, con Avviso pubblico del 26 marzo 2024 aveva previsto la cattura e l’assegnazione del bestiame agli allevatori interessati. Sembrerebbe che l’iniziativa non abbia avuto nessun esito positivo a causa di criticità riguardanti le operazioni di cattura”, si legge in un’interrogazione del gruppo Pd all’Assemblea regionale siciliana.
Da quanto si evince dal documento, sembrerebbe che “non sia stata ancora avviata nessuna azione utile al contenimento e alla gestione del sovrappopolamento della specie in oggetto”, denuncia il gruppo dem. Successivamente, il 10 dicembre 2024, la Regione siciliana ha pubblicato un avviso esplorativo per raccogliere candidature da parte di operatori specializzati.
I dem chiedono inoltre spiegazioni sul mancato avvio di interventi di contenimento per la gestione del sovrappopolamento delle capre a Stromboli: “Per quali ragioni non sono stati posti in essere provvedimenti volti al contenimento e alla gestione del sovrappopolamento della capra domestica inselvatichita presente sull’Isola di Stromboli e se non si ritenga opportuno predisporre e avviare celermente un Piano di controllo” si legge nell’interrogazione.
Mentre gli abitanti attendono soluzioni pratiche per contenere il fenomeno, alcuni guardano alla possibilità di maggiore autonomia amministrativa per l’isola. Calogero Leanza, deputato dem della provincia di Messina, ha richiesto una verifica tecnica per consentire a Stromboli e Panarea di distaccarsi dal Comune di Lipari. “Ci sembra l’unica soluzione, finora siamo rimasti inascoltati”, ha dichiarato Oliva.
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