Agrigento, allarme MareAmico: la Scala dei Turchi si sbriciola
Si teme per una delle meraviglie della Sicilia: centinaia di massi sono venuti giù a causa del maltempo e dell'elevata frequentazione del luogo

Scatta l’allarme per la Scala dei Turchi, uno dei tratti di costa più suggestivi del litorale agrigentino in Sicilia. Il luogo meraviglioso, candidato a diventare patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, si sta lentamente sgretolando.
A lanciare l’allarme è stata l’associazione ambientalista MareAmico, che da anni documenta l’abbandono del tratto di costa siciliano. Una situazione difficile che si sta aggravando ulteriormente: nei giorni scorsi, infatti, centinaia di massi sono venuti giù a causa del maltempo che si è abbattuto sulla parte sud-occidentale della Sicilia. L’eccessiva cementificazione attorno alla Scala dei Turchi ha modificato il normale deflusso delle acque meteoritiche. A peggiorare il tutto, poi, è l’esagerata frequentazione del luogo.
Secondo quanto spiegato dall’Associazione MareAmico, per salvare la Scala dei Turchi è necessario provvedere al più presto a un’operazione di responsabilità e va interdetto il versante ovest che si affaccia sul lido Rossello. Misure urgenti, alle quali poi vanno fatte seguire una tempestiva programmazione e una seria gestione del sito che preveda il contingentamento delle presenze. Solo così si può salvaguardare un patrimonio della Sicilia che rischia di scomparire per sempre.
I detriti di marna a Scala dei Turchi sono collassati sui gradoni naturali della maestosa scogliera di Realmone. Alcuni mesi fa, il sito era stato riaperto alla fruizione dopo la chiusura ordinata in seguito al crollo del lato est, ripristinato con un’opera di disgaggio, intervento necessario alla messa in sicurezza in tempi brevi della parete rocciosa, finanziato dalla Regione Sicilia.
La Scala dei Turchi rappresenta una grande attrazione turistica della provincia di Agrigento: ogni anno richiama centinaia di migliaia di visitatori provenienti dal resto d’Italia, dall’Europa e dal mondo. La situazione di degrado in cui sta versando porta una ricaduta negativa sull’aspetto turistico e di conseguenza su quello economico di tutto il territorio circostante.
Il luogo, avverte l’Associazione MareAmico, sta diventando estremamente pericoloso e il gran numero di turisti che lo frequentano, purtroppo, non è consapevole del pericolo al quale vanno incontro durante la visita.
Bisogna tutelare sia un angolo di paradiso che è stato anche candidato a diventare patrimonio dell’umanità dell’UNESCO e al tempo stesso, la vita delle persone che lo visitano. Maltempo, turisti e cemento stanno rovinando una delle meraviglie della Sicilia che non può e non deve essere trascurata.
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