Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Vittorio Feltri fa arrabbiare il Sud sul cibo: la reazione polemica

Dopo le parole di Vittorio Feltri che ha definito "schifezze" cibi come pizza e pasta, alcuni esperti gastronomici hanno risposto alle sue parole

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Vittorio Feltri, noto giornalista e scrittore italiano, ha recentemente pubblicato un nuovo libro intitolato “Mangia come scrivi”, scritto in collaborazione con il critico gastronomico Tommaso Farina. Questo volume rappresenta una guida all’alta cucina del Nord Italia. Durante un’intervista rilasciata per parlare del suo libro e di cibo in generale Feltri ha espresso opinioni forti riguardo alcuni piatti della cucina italiana, in particolare verso piatti nati al sud Italia come la pizza e gli spaghetti al pomodoro. Il giudizio di Feltri su questi cibi non è passato inascoltato e molti critici ed esperti del settore hanno voluto rispondere dicendo la loro.

La reazione polemica alle parole di Feltri sulla cucina

Durante un’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera’ Feltri ha affermato che piatti iconici come la pizza e gli spaghetti al pomodoro, nati nel Meridione e diffusi in tutto il mondo, siano “tutte schifezze”. Secondo Feltri, la vera rappresentante della cucina italiana sarebbe una specialità del Nord: i pizzoccheri. Le dichiarazioni di Feltri hanno suscitato una forte reazione, soprattutto nel Sud Italia. Molti esponenti del mondo gastronomico e culturale hanno espresso il loro disappunto e ‘La Repubblica’ ha raccolto le loro parole.

Alfonso Iaccarino, chef stellato campano noto per aver portato l’eccellenza della cucina meridionale nel mondo, ha risposto con fermezza: “La cucina del Sud è felicità, salute, dà energia e buon umore. Se al Nord mangiassero più pasta sarebbero più contenti e meno stressati”. Iaccarino ha sottolineato come gli spaghetti al pomodoro siano considerati un simbolo dell’Italia e come la pasta sia alla base dell’alimentazione di molti campioni sportivi. Ha inoltre evidenziato che la cucina del Sud faccia bene non solo al corpo ma anche all’anima, contribuendo al buonumore e alla vitalità delle persone.

L’antropologa Elisabetta Moro, docente di Storia della gastronomia nei Paesi del Mediterraneo all’Università Federico II di Napoli, ha definito le affermazioni di Feltri come una forma di “razzismo gastronomico“. Moro ha inoltre suggerito che l’inappetenza dichiarata da Feltri potrebbe influenzare le sue opinioni sulla cucina. Barbara Guerra, co-autrice della guida “50 Top Pizza“, ha interpretato le parole di Feltri come una provocazione, sottolineando come la cucina italiana, e in particolare quella campana, sia tra le più apprezzate all’estero. Ha evidenziato che la pizza è uno dei cibi più consumati al mondo. Secondo Guerra, affermare che la pizza sia una “schifezza” significa andare contro l’evidenza del suo successo globale.

Il pensiero di Feltri sulla cucina italiana

Vittorio Feltri nell’intervista fatta ha espresso tutto il suo disappunto per il fatto che la cucina del nord non venga esaltata come quella del sud. “Mai nessuno ha scritto un libro sulla cucina del Nord: si parla solo di Puglia, Sicilia, Napoli”, ha detto il giornalista durante l’intervista rilasciata al ‘Corriere’. Feltri ha così espresso la sua frustrazione per l’attenzione predominante riservata alla cucina del meridione.

Il giornalista ha quindi deciso di colmare questa lacuna con il suo libro, dedicato ai piatti e ai ristoranti del settentrione. Per questo nella sua opera si è focalizzato su 35 locali situati tra Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emilia, con l’obiettivo di restituire dignità e visibilità alle tradizioni culinarie settentrionali spesso trascurate. Lui stesso ha confessato che nonostante ami poco mangiare, in realtà apprezza molto l’esperienza di andare al ristorante. Ha anche espresso che il suo ristorante preferito è “Da Vittorio” a Brusaporto.