Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Villa Adriana e Villa d'Este a rischio: l'appello

Il direttore di Villa Adriana e Villa d'Este ha espresso grande preoccupazione per il progetto di una discarica a poca distanza dai due siti Unesco

Villa Adriana e Villa d'Este a rischio: l'appello

Una discarica a pochissima distanza da due tra i siti monumentali più amati del Lazio.

L‘Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae ha espresso grande preoccupazione in merito a un nuovo progetto per un impianto di messa in riserva e trattamento di rifiuti speciali non pericolosi di natura inerte, approvato dal Consiglio comunale di San Gregorio da Sassola.

La discarica costituirebbe una minaccia per l’Agro romano antico, andando a prendere il posto delle vigne e degli ulivi che punteggiano un tratto di campagna ancora incontaminato, a soli due chilometri dai due siti Unesco.

Proprio il 10 luglio scorso, Villa Adriana ha inaugurato una mostra per i 20 anni dall’inserimento nella lista del Patrimonio dell’Umanità.

“Ci auguriamo che tutte le istituzioni preposte alla tutela e al governo del territorio effettuino scelte concordi in difesa del paesaggio, dell’inestimabile patrimonio culturale che Villa Adriana rappresenta e, non da ultimo, della qualità della vita della popolazione locale”, si legge in una nota ufficiale pubblicata sul sito dell’Istituto Villa Adriana e Villa d’Este – Villae.

“Restiamo aperti e disponibili al confronto su un’idea comune di sviluppo sostenibile da portare avanti in sinergia con il territorio”, ha quindi specificato il direttore Andrea Bruciati.

A lanciare un grido d’allarme sono anche le associazioni “Salviamo Villa Adriana” e “Ponte Lupo”, che già in passato hanno lottato contro le discariche che minacciavano l’area.

“Se chi amministra non si rende conto dell’importanza dei luoghi, siamo messi male. Combatteremo con ricorsi al Tar e manifestazioni”, ha tuonato su Facebook Urbano Barberini, presidente dell’associazione Ponte Lupo e portavoce di Salviamo Villa Adriana.

“Sarebbe la prima discarica sugli acquedotti romani – ha poi aggiunto – al centro di un distretto turistico che comprende alcune zone paesaggistiche più importanti al mondo, a due passi dalla Capitale”.

Le Ville di Tivoli sono considerate il simbolo della bellezza e del fascino della Tibur antica. Nell’ambito della riforma del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, a partire dal 1 settembre 2016, i siti monumentali di Villa Adriana, Villa d’Este e il Santuario di Ercole Vincitore sono riuniti sotto un’unica gestione autonoma.

Villa Adriana fu costruita per volere dell’imperatore Adriano, che decise di spostare la propria residenza fuori della Capitale, scegliendo un territorio verde e ricco di acque, nei pressi di Tivoli, a 28 km da Roma.

Villa d’Este è, invece, un capolavoro del giardino italiano. Con la sua impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche, costituisce un modello più volte emulato nei giardini europei.

Di recente, sempre vicino alla Capitale, un’antica città romana è stata scoperta e mappata senza scavi.