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Tutti pazzi per l'avocado in Italia: cosa sta succedendo

Secondo una ricerca dell’Osservatorio Immagino l'avocado è uno dei cibi che registra una crescita maggiore negli acquisti alimentari degli italiani

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Negli ultimi anni il carrello della spesa degli italiani ha subito profondi cambiamenti. Nonostante una generale contrazione dei consumi, dovuta all’aumento dei prezzi, i consumatori sono sempre più orientati verso prodotti che garantiscono sicurezza alimentare e benefici per la salute. Questo trend emerge chiaramente anche dall’ultima classifica dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, uno studio che analizza le tendenze di consumo nella grande distribuzione organizzata (GDO). L’Osservatorio, giunto alla sua sedicesima edizione, incrocia i dati riportati sulle etichette di oltre 138.000 prodotti con le rilevazioni NielsenIQ, fornendo una fotografia dettagliata delle preferenze alimentari degli italiani. Tra i protagonisti di questa classifica spicca un alimento in particolare: l’avocado. L’avocado è un frutto tropicale, originario dell’America centrale, che sta conquistando sempre più spazio sulle tavole italiane, confermandosi come uno dei simboli delle nuove abitudini alimentari.

Avocado: il “re” delle vendite in Italia

L’avocado si colloca ai vertici della classifica dell’Osservatorio Immagino, registrando un aumento del 21,9% nelle vendite tra il 2023 e il 2024. In particolare stando ai dati dell’Osservatorio, 67 prodotti che lo segnalano in etichetta hanno aumentato del 21,9% le vendite in volume e del +25,3% quelle a valore, salite a oltre 43 milioni di euro. Questo dato sorprendente dimostra come gli italiani abbiano accolto con entusiasmo un frutto che fino a pochi anni fa era quasi sconosciuto nel nostro Paese. Qualche tempo fa in occasione dell’Avocado Day, che si celebra ogni anno il 31 luglio, la Coldiretti aveva analizzato i dati riguardo la produzione e il consumo di frutta esotica nel nostro paese. Da questa ricerca era emerso un vero boom di “frutta tropicale ed esotica” italiana.

Ma cos’è esattamente l’avocado? L’avocado è un frutto esotico dal gusto delicato, apprezzato per le sue proprietà nutrizionali. Ricco di grassi “buoni” monoinsaturi, è una fonte preziosa di vitamine (soprattutto E, K e B), potassio e fibre. È anche estremamente versatile: può essere utilizzato per preparare piatti dolci o salati, dalla classica guacamole alle insalate, fino ai toast e ai dessert. Secondo i dati dell’Osservatorio, l’avocado è tra i prodotti che resistono al calo generale dei consumi e alla crescente inflazione. La sua crescita è attribuita all’attenzione crescente verso alimenti salutisti e naturali, capaci di offrire benefici per il benessere fisico.

Gli altri prodotti più apprezzati dagli italiani

Oltre all’avocado, l’Osservatorio Immagino ha identificato una serie di prodotti che stanno vivendo un boom di vendite. Tra questi ci sono quelli che rispondono alle esigenze di consumatori sempre più attenti agli ingredienti e alle certificazioni come i prodotti “senza glifosato”. Il glifosato, un erbicida utilizzato in agricoltura, è stato al centro di dibattiti sulla salute pubblica, essendo stato classificato come “probabilmente cancerogeno” dall’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare). Per questo molti consumatori preferiscono evitarlo. Nei 12 mesi rilevati le vendite di questi prodotti “senza glifosato” sono aumentate del +22,4% a valore (arrivando a 20 milioni di euro) e del +25,9% a volume.

Anche i prodotti che garantiscono l’assenza di residui chimici hanno registrato un aumento significativo, con un +15,5%. Infine, l’indicazione “senza soia” ha visto una crescita del 13,6%, probabilmente legata alla diffusione di intolleranze o allergie alla soia, ma anche al desiderio di evitare ingredienti percepiti come poco naturali. Gli italiani, come già detto, stanno anche sperimentando nuovi sapori e ingredienti esotici. I prodotti con anacardi, ad esempio, hanno registrato un +12,6%, mentre quelli con tahina (una pasta di semi di sesamo tipica della cucina mediorientale) hanno visto un +11,1%. Questi dati dimostrano una crescente apprezzamento verso le cucine internazionali e gli alimenti ricercati. I prodotti che riportano l’indicazione “lavorato a mano” hanno registrato, invece, un +10,6%, confermando l’interesse per alimenti che evocano autenticità e tradizione.