Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Tutor spenti in autostrada: dove e perché sono stati disattivati

I Tutor che rilevano la velocità media dei veicoli da un punto all'altro, sono stati disattivati in alcuni tratti autostradali: ecco dove e perché

Cartello Tutor

In diversi tratti autostradali italiani sono stati disattivati i Tutor, i rilevatori che calcolano la velocità media dei veicoli da un punto all’altro.

Il motivo dello stop è causato da lavori che interessano alcuni tratti: la sospensione momentanea è dovuta all’impossibilità di registrare la velocità media delle auto che procedono, dal momento in cui i vari cantieri hanno portato al continuo cambio dei limiti.

Dove sono stati disattivati i Tutor delle autostrade

I Tutor sono stati disattivati in vari tratti della rete autostradale del nostro Paese e in particolar modo sulla A6 Torino-Savona, sulla A7 Milano-Genova e sulla A26 Genova-Gravellona Toce, tutte zone interessate da lavori di manutenzione.

Se i Tutor sono fermi, comunque, non significa che le auto in transito non sono soggette ai limiti di velocità: in mancanza degli apparecchi, è la Polizia Stradale a verificare la velocità media dei veicoli nei tratti in cui i Tutor sono stati momentaneamente sospesi.

A rivelarlo è stata la stessa Polizia Stradale al Corriere della Sera, spiegando che sulle suddette autostrade, gli agenti stanno comunque “svolgendo servizi di controllo della velocità istantanea attraverso apparecchiature di rilevazioni mobili”.

La stessa Polizia Stradale ha poi specificato che “una volta completati i lavori con la rimozione dei cantieri” sui tratti autostradali, “sarà possibili ripristinare i controlli della velocità media con il sistema Tutor”.

Tutor disattivati in autostrada: i motivi

Le varie disattivazioni momentanee dei Tutor sono legate a un imponente piano di ammodernamento della rete: a partire dal 2018, in seguito al crollo del Ponte Morandi a Genova, è stato sviluppato un piano di ristrutturazione che prevede una spesa di più di 21 miliardi di euro.

La Liguria, per esempio, dove la rete autostradale è di 400 chilometri e vanta 285 gallerie e 516 tra ponti e viadotti, rappresenta la regione ideale per avviare il piano di ammodernamento che riguarda tutto il territorio nazionale. Da due anni a questa parte sono sorti 22.000 cantieri che hanno portato al 1.300 chiusure con un impatto evidente sul traffico.

Il Tutor, ufficialmente SICVE (Sistema informativo per il controllo della velocità) è stato introdotto in Italia per la prima volta nel 2004 su alcuni tratti della rete autostradale: è costituito da una serie di postazioni simili agli Autovelox, collegate a un computer e che operano il calcolo della velocità media dei veicoli.

Rispetto ai normali Autovelox che misurano esclusivamente la velocità istantanea dei veicoli che passano in un determinato punto, i Tutor vanno a misurare la velocità media dei veicoli che percorrono un tratto autostradale compreso tra due stazioni di rilevamento che possono essere anche a diversi chilometri di distanza.

Il funzionamento dei Tutor consente di fornire una misura attendibile e incontestabile per rilevare le infrazioni, senza andare a penalizzare chi supera il limite di velocità per un breve tratto, magari per effettuare un sorpasso.

Dal punto di vista dei controlli e della velocità, a breve potrebbe esserci una grande novità in Italia: il Ministro Salvini ha parlato della possibilità di alzare i limiti di velocità in autostrada, portandoli a 150 km/h in alcuni tratti precisi, quelli che presentano almeno tre corsie di marcia e sono dotati del sistema di monitoraggio Tutor.