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Treni a vapore: la magia di viaggiare indietro nel tempo

Viaggiare con i treni a vapore: ecco su quali tratte ferroviarie è possibile rivivere questa emozione in Italia

treni a vaporeViaggiare con un treno a vapore è un’esperienza che affascina. Quanti di noi hanno sognato di farlo? Perché all’immagine del treno che sbuffa sono legate scene di grandi passioni consumate sulle eleganti carrozze, di spy-story mozzafiato, di intricati gialli e di misteriose sparizioni.

Ma se anche non ci accompagnassero libri e film, basterebbe il pensiero di questo slow-travel a farci sognare: un viaggio in cui l’ammirazione del paesaggio la fa da padrone. Anche in Italia è possibile viaggiare su locomotive a vapore e le tratte praticate da questo mezzi sono particolarmente belle e interessanti. Vediamo insieme di quali percorsi si tratta, da Nord a Sud.

In Lombardia il Treno Blu sfreccia nel territorio del Basso Sebino, al confine tra Bergamo e Brescia, collegando Palazzolo sull’Oglio a Paratico e Sarnico sul lago d’Iseo. La tratta ferroviaria, chiusa per trent’anni, è stata riaperta nel 1994, per essere infine trasformata in ferrovia storica turistica.

Le locomotive che la servono sono composte da splendide carrozze d’epoca, con tutto il fascino degli arredi originali degli anni ’30. Inoltre, poiché la tratta costeggia il fiume Oglio, è possibile abbinare al percorso in treno anche un giro in battello sul Lago d’Iseo.

Sempre in Lombardia, da Milano, è possibile viaggiare lungo la Ferrovia della Valsesia, una storica tratta che da quasi 130 anni collega il capoluogo lombardo a Varallo Sesia. Il fascino di questo viaggio in treno storico è ampliato dalla bellezza del paesaggio: costeggiando il fiume Sesia, il panorama è dominato dal bellissimo complesso del Monte Rosa.

Scendendo in Toscana, un altro splendido viaggio su treno a vapore è quello che copre la tratta da Asciano a Monte Antico, frazione di Civitella Paganico. La Ferrovia Val D’Orcia, chiusa al servizio pubblico nel 1994, è stata rivitalizzata grazie alla particolare bellezza del territorio che attraversa: dalle Crete Senesi fino ai piedi del Monte Amiata.

Oggi queste meraviglie naturali possono essere ammirate viaggiando su locomotive a vapore e carrozze centoporte, che devono il nome alla struttura che ricorda lo stile delle diligenze, con molte porte sulle fiancate per favorire la salita e la discesa rapida dei tanti passeggeri che le affollavano.

Passando dall’Abruzzo al Molise, troviamo la linea ferroviaria che collega Sulmona a Isernia che, già dal nome con cui è comunemente conosciuta, si inserisce di diritto tra le tratte più spettacolari: è detta infatti Transiberiana d’Italia perché, attraversando gli Abruzzi, il panorama che si può ammirare per gran parte del viaggio è quello delle vette innevate degli Appennini.

Inoltre, trovandosi a quasi 1.300m sul livello del mare è la seconda linea ferroviaria più alta d’Italia dopo quella che raggiunge il Brennero. Gravemente danneggiata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, la linea ha avuto alterne fortune fino alla chiusura definitiva nel 2011. A partire dal 2014, però, è stata riaperta come ferrovia storica, con tre vetture storiche a servirla.

Un po’ più a Sud si trova un’altro bellissimo percorso servito da un treno a vapore: si tratta del Salento Express, che da Lecce conduce a Gallipoli. Il treno storico che attraversa questa bella zona della Puglia è composto da carrozze che sono state costruite dal 1903 al 1947, trainate da una locomotiva del 1959.

Dall’altro lato della Penisola, in Campania, fino al 4 dicembre è possibile viaggiare sul Pietrarsa Express. Una volta al mese, infatti, queste locomotive, che risalgono a un periodo che va dal 1927 al 1939, tra le prime a corrente continua a entrare in servizio in Italia, conducono da Napoli al Museo Ferroviario Nazionale di Pietrarsa vicino a Portici ed Ercolano.

Attraversiamo lo Stretto di Messina e approdiamo in Sicilia per godere di un’altra avventura su treno a vapore, quella che conduce alla Valle dei Templi.

Partendo dalla Stazione centrale di Palermo, le vetture si inoltrano nel cuore della Sicilia, tra le colline e i campi di grano fino al paesaggio agrigentino, dominato da mandorli e olivi secolari, per giungere infine al Tempio di Vulcano, nella Valle dei Templi di Agrigento. Oltre a questa tratta ne esistono altre due: il Treno del Barocco, che da Siracusa conduce a Noto su carrozze anni ’30, e il Treno del Mito, che da Catania conduce a Taormina su carrozze del 1959.

Sempre in Sicilia, è possibile viaggiare su un’automotrice a scartamento ridotto lungo le pendici del vulcano più grande d’Europa. Si tratta della Ferrovia Circumetnea che viaggia da Riposto a Randazzo, all’ombra dell’Etna. Il treno, che compie questo percorso da ben centovent’anni, è diventato un’occasione per conoscere e rivalutare un grande prodotto del territorio: il vino.

Viaggiando dal livello del mare alle montagne, gli accompagnatori raccontano della tradizione vinicola dell’isola e, una volta arrivati a Randazzo, è possibile continuare il viaggio su strada per visitare le cantine della zona e degustare i vini locali.

Al momento, grazie anche al grande successo che questi treni hanno riscosso tra i turisti, sono tanti i progetti delle Ferrovie dello Stato volti ad ampliare la rete di ferrovie storiche che recuperino linee ferrate abbandonate.

In Piemonte, per esempio, è prossima la riapertura in chiave storica e turistica della Ferrovia Tanaro, che collega Ceva a Ormea e che prende il nome dalla vallata che attraversa. E i lavori sono in corso anche in altre regioni italiane, segno che il treno a vapore non ha mai perso il suo fascino.