La spiaggia di Torre dell'Orso rischia di scomparire: l'allarme
Le mareggiate autunnali rischiano di cancellare per sempre la spiaggia di Torre dell’Orso, tra le mete preferite dei turisti in Salento
La Baia di Torre dell’Orso è una delle spiagge più frequentate del Salento: l’ampio arenile, che si estende per quasi un chilometro, è incastonato tra il mare limpido della Puglia ed una fitta pineta mediterranea.
Le mareggiate autunnali, però, che da anni sono causa dell’erosione del litorale, stanno mostrando proporzioni ed effetti preoccupanti, mettendo a rischio l’esistenza stessa del litorale famoso per lo scoglio delle Due Sorelle.
Il mare sta distruggendo la spiaggia
Le mareggiate rischiano di cancellare per sempre la spiaggia di Torre dell’Orso: il fenomeno dell’erosione va avanti da anni, ma è soltanto di recente che ha assunto proporzioni decisamente preoccupanti.
Il mare ha già cancellato oltre trecento metri di spiaggia: come dichiara a Repubblica il sindaco di Melendugno Marco Potì “il fenomeno delle mareggiate è diventato sempre più aggressivo”. E continua: “siamo consapevoli che i tempi di intervento rischiano di restringersi se non procediamo in tempi brevi”.
Si tratta quindi apertamente di un’emergenza, per Torre dell’Orso: le mareggiate di maestrale, oltre ad aver fagocitato ormai un terzo del litorale, portano sull’arenile detriti e materiali di ogni tipo, che proprio in questi giorni vanno tristemente affiorando sulle rive della spiaggia salentina.
Anche i gestori degli stabilimenti sono pesantemente coinvolti dal fenomeno: le capienze delle strutture ricettive, già gravate dalla situazione pandemica, sono oggi oggetto di importanti riduzioni proprio a causa del restringersi della spiaggia.
Nel 2015 potevamo usufruire di 250 lettini nel nostro stabilimento” dichiara un gestore a Repubblica “cinque anni dopo si sono ridotti ad una quarantina”.
Si tratta di un’emergenza non soltanto ecologica ed infrastrutturale, quindi, ma anche di una situazione potenzialmente molto dannosa per l’economia della zona, che proprio grazie alle eccellenze locali e a spiagge incontaminate e suggestive come quella di Torre dell’Orso ha trovato il suo posto nelle preferenze dei turisti di tutto il mondo.
Uniti per salvare Torre dell’Orso
Il fenomeno dell’erosione della spiaggia di Torre dell’Orso appare ad alcuni inarrestabile; ciò non significa che non si possano mettere in campo tutti gli sforzi necessari affinché la situazione torni sotto controllo.
È così che il Sindaco di Melendugno Marco Potì e gli operatori di Federbalneari hanno deciso di coinvolgere la Regione Puglia e l’Università di Lecce per un progetto pilota contro l’erosione degli arenili del Salento. A partire ovviamente dall’emergenza di Torre dell’Orso.
“C’è bisogno di risorse, di progetti accurati, monitoraggi e studi da parte dell’Università e degli specialisti” sostiene il sindaco Potì. È stata così coinvolta l’Università di Lecce, che tra Aprile e Maggio 2022 dovrebbe avviare il progetto in grado di salvare la baia di Torre dell’Orso.
“Si pensa a un’idrovora che dovrà pompare sabbia dal mare da una profondità di due o tre metri per offrire all’arenile una larghezza ottimale e uno spessore adeguato” spiega il sindaco “svuotando il fondale l’onda arriverebbe meno violenta riversandosi su una spiaggia già formata e con meno possibilità di essere erosa”.
Questo è il progetto in campo per salvare la prossima stagione estiva di Torre dell’Orso. Il Comune di Melendugno ha inoltre invitato tutti gli imprenditori e cittadini della zona a contribuire allo sforzo comune in difesa della spiaggia, lanciando una colletta cui tutti sono chiamati a partecipare. “Se la baia sta bene tutti stiamo bene” – si sente dire in questi giorni dalle parti di Torre dell’Orso.
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