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Serena Bortone e la gaffe su "quel ramo del lago di Garda"

La conduttrice Serena Bortone durante una trasmissione su Rai Uno parlando di Alessandro Manzoni e i Promessi Sposi ha commesso una clamorosa gaffe

Serena Bortone gaffe su

Alessandro Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 – Milano, 22 maggio 1873), è stato uno tra i più importanti scrittori e poeti italiani. Quest’anno il 22 maggio ’23 si sono celebrati i 150 anni dalla sua morte e in occasione di questo anniversario sono stati organizzati diversi eventi e numerose trasmissioni televisive hanno parlato di questo importante personaggio della letteratura italiana.
Tra le diverse trasmissioni che hanno ricordato Manzoni c’è anche “Oggi è un altro giorno” condotto da Simona Bortone che in diretta, però, ha commesso una clamorosa gaffe.

La gaffe della Bortone in diretta tv

“Oggi è un altro giorno” è un programma che dal 2020 va in onda dal lunedì al venerdì alle ore 14:00 su Rai 1. Alla conduzione della trasmissione c’è Serena Bortone, giornalista e conduttrice televisiva. In questi giorni, la Bortone ha fatto parlare di sé per la gaffe commessa durante la sua trasmissione il 22 maggio.
In quella data, infatti, si celebrava il 150° anniversario della morte dello scrittore Alessandro Manzoni e la giornalista durante un’intervista al Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin ha sbagliato a citare l’incipit de “I promessi sposi”.
La Bortone ha affermato: «Mi viene in mente ‘Quel ramo del lago di Garda’ …», citando il lago sbagliato dato che quello scritto da Manzoni era il Lago di Como.
La giornalista è stata immediatamente corretta dal Ministro Fratin che era seduto davanti di lei, il quale ha subito precisato: «del Lago di Como!» facendo capire alla giornalista la gaffe commessa.

La Bortone ha cercato così di recuperare citando anche il resto del verso ma commettendo così una seconda imprecisione: «Che volge a mezzogiorno, fra due catene “non indistinte” di…”. Alla fine, chiude la trasmissione dicendo “Vado a memoria non mi ero preparata!” In realtà l’incipit del famoso romanzo “I Promessi Sposi” sarebbe: «Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi […]». La terra descritta da Manzoni nei Promessi Sposi è il ramo lecchese del Lario che è una delle tre sezioni del Lago, insieme al ramo di Como e a quello di Gera.

150° anniversario della morte di Alessandro Manzoni

Considerato tra i più “grandi” esponenti della letteratura italiana Alessandro Manzoni è morto a Milano il 22 maggio 1873 e quest’anno si sono quindi celebrati i 150 anni dalla sua morte. Manzoni era figlio di Giulia Beccaria, il cui padre era il famoso Cesare Beccaria, uno dei principali esponenti dell’illuminismo lombardo e autore del trattato “Dei delitti e delle pene” . I Promessi Sposi sono sicuramente l’opera più famosa dell’autore e un vero e proprio capolavoro della letteratura su cui Manzoni ha lavorato per anni. In occasione di questo anniversario il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha deciso di rendere omaggio al grande scrittore italiano.

Il Presidente della Repubblica non ha solo tenuto un discorso in cui ha ricordato la grandezza del Manzoni e lo ha definito “un padre della nostra Patria” ma anche visitato luoghi importanti per lo scrittore. Prima il Presidente Mattarella si è recato al Cimitero Monumentale, dove ha deposto una corona di fiori davanti al monumento funebre di Alessandro Manzoni e poi ha visitato la sua casa storica a Milano.
Dal 1813 al 22 maggio 1873, data della sua morte, infatti, Manzoni ha vissuto in una dimora a Milano, in via Gerolamo Morone 1, non lontano dal Teatro della Scala. Attualmente Casa Manzoni è stata trasformata in un sito museale aperto al pubblico che narra la vita e le opere dello scrittore italiano. Oltre a questo, per celebrare questa ricorrenza, diversi Comuni lombardi hanno organizzato rassegne, conferenze e visite guidate ai luoghi manzoniani. Nel Duomo di Milano, invece, nella serata del 22 maggio è stato eseguito il “Requiem”  composto da Giuseppe Verdi in occasione del primo anniversario della morte di Manzoni.