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Mistero a Selinunte: un pesce rarissimo trovato sulla spiaggia

Un mistero ha come protagonista la spiaggia di Marinella di Selinunte: un pesce molto raro è stato ritrovato a riva nella località siciliana

Pesce rarissimo sulla spiaggia a SelinunteUn ritrovamento davvero particolare è stato fatto su una spiaggia siciliana. Un pesce molto raro, soprattutto in questo contesto, si è spiaggiato sulla riva; questo esemplare abituato a nuotare in acque molto profonde potrebbe essere arrivato a causa del cambiamento climatico. Ma di quale pesce si tratta? E cosa dicono gli esperti?

Il pesce raro ritrovato sulla spiaggia

Si tratta di un Trachipterus trachypterus, conosciuto nel linguaggio comune con il nome di Pesce Nastro. Dagli altri pesci si contraddistingue per le sue abilità di nuotatore in acque profonde, il suo habitat ideale è quello tra i 100 e i 600 metri di profondità.

L’esemplare ritrovato di pesce nastro è stato identificato per le piccole dimensioni ed è approdato sulla costa vicino all’Acropoli di Selinunte nella zona orientale della Sicilia. A dare l’allarme un bagnante che sulla spiaggia di Marinella di Selinunte ha identificato l’esemplare.

Marinella di Selinunte è una splendida spiaggia siciliana conosciuta per le acque pulitissime e la sabbia fine; la natura incontaminata che fa da cornice alla Riserva Naturale rende ancora più magica la località molto apprezzata dai turisti. Nonostante si tratti di una zona particolarmente ricca di pesci, tanto da essere amata da chi pratica snorkeling, ha suscitato scalpore la presenza di un Trachipterus trachypterus che non era nel posto giusto.

Il Pesce Nastro dovrebbe vivere nelle acque profonde del mare, è decisamente insolito che possa essere ritrovato un esemplare sulla spiaggia. Soprattutto nelle sue condizioni. Infatti, il pesce, è giunto a riva perfettamente intatto.

Conosciuto per essere un abitante del Mediterraneo ma anche dell’Oceano Atlantico, vive in queste acque da milioni di anni. Si nutre principalmente di molluschi marini e piccoli pesci, può raggiungere una lunghezza massima di 3 metri e secondo alcuni ritrovamenti abitava già le acque salate nel Pliocene.

Cosa dicono gli esperti

Il parere degli esperti segnala come davvero insolito il ritrovamento, non solo perché solitamente è avvistato in acque molto più profonde ma anche perché questo potrebbe essere riconosciuto come una conseguenza del cambiamento climatico.

Riconoscibile per il suo corpo argenteo e per alcune macchie circolari posizionate in serie sulla spina dorsale, è stato pescato occasionalmente al largo quando molto raramente raggiunge la superficie. Nello Stretto di Messina però sono stati già evidenziati più volte uova e stadi giovanili di questa specie.

L’avvistamento sulle coste è davvero raro e ha fatto preoccupare gli esperti che stanno cercando di comprendere se questo caso sia legato al cambiamento climatico.

Il pesce d’acqua salata, appartenente alla famiglia Trachipteridae, è una specie batipelagica che abita in profondità tanto che è davvero raro vederlo in superficie e ancora di più sulle coste. Diffuso sia nell’Atlantico che nella zona occidentale del Mediterraneo, è al centro degli studi di esperti dal 2001, anno in cui è stato rinvenuto un fossile a Badia a Settimo in provincia di Firenze.

Il luogo del ritrovamento

Il luogo del ritrovamento è la spiaggia di Marinella di Selinunte, conosciuta anche solo con il nome di Marinella. In provincia di Trapani, si trova poco distante dal Tempio di Era ed è conosciuta per la cornice naturalistica e selvaggia della Riserva Naturale di cui fa parte.