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Sanremo 2024, la parola più usata nei testi non è italiana

L'analisi dei testi delle canzoni in gara al Festival di Sanremo 2024 ci regala una prima sorpresa: la parola più usata, infatti, non è italiana

La settimana dedicata al Festival di Sanremo 2024 è, ancora una volta, costellata di eventi e di sorprese interessanti, oppure semplicemente curiose. Se, come accade ogni anno, c’è grande fermento in attesa di ascoltare per la prima volta le canzoni in gara, molti si sono già “preparati” leggendo bene i testi pubblicati in anteprima. Un’attenta analisi ci rivela quali sono le parole più utilizzate, e la prima non è italiana.

La parola più usata a Sanremo 2024

Una delle curiosità riguardanti i testi delle canzoni in gara a Sanremo consiste semplicemente nell’analizzare quali sono le parole più ricorrenti, per individuare i temi che maggiormente ritroveremo sul palco dell’Ariston. Lo studio semantico dei brani di questa 74esima edizione della kermesse canora è stato condotto da ‘Volocom’, e ci svela qualcosa di davvero bizzarro.

Sebbene Sanremo sia da sempre considerato il festival della musica italiana, quest’anno la parola più usata nei testi delle canzoni in gara arriva da un’altra lingua. Si tratta di “boom”, un termine di origine inglese che è ormai ampiamente utilizzato in italiano per esprimere svariati concetti. In questo caso, tuttavia, trova spazio come suono onomatopeico per indicare un cuore che batte forte.

La canzone che utilizza questo termine è “Click Boom”, portata in gara da Rose Villain: il testo parla di un amore così forte da far cavalcare il cuore nel petto, ma anche da esplodere come un proiettile. La parola “boom”, dunque, viene ripetuta spesso nel ritornello, e si aggiudica così il primo posto nella classifica dei termini più usati, ricorrendo ben 33 volte.

La classifica delle parole più usate

Se “boom” si rivela una vera sorpresa, non si può dire altrettanto per il resto della classifica delle parole più usate a Sanremo 2024, almeno per quanto riguarda il podio. Vi compaiono infatti termini che ricorrono frequentemente nelle canzoni italiane, confermando un trend già visto negli anni passati. Al secondo posto, infatti, c’è la parola “amore”.

C’è comunque un aspetto interessante a riguardo: sebbene il termine compaia 30 volte, è usata solamente in due canzoni (al confronto, lo scorso anno la si trovava in quasi tutti i brani in gara). In particolare, a parlarne sono i Santi Francesi, con “L’amore in bocca”, e i The Kolors, con “Un ragazzo una ragazza” – dove tuttavia la parola trova spazio solo in una strofa.

A chiudere il podio è la parola “vita”, che si aggiudica il terzo posto in classifica con 23 menzioni. Si tratta però del termine che trova più ampia diffusione nei testi delle canzoni in gara, perché viene usata da Alessandra Amoroso (“Fino a qui”), Angelina Mango (“La noia”), Dargen D’Amico (“Onda alta”), Gazzelle (“Tutto qui”), Il Volo (“Capolavoro”), La Sad (“Autodistruttivo”), Ricchi e Poveri (“Ma non tutta la vita”) e Santi Francesi (“L’amore in bocca”).

Una rapida occhiata al resto della classifica ci rivela che al quarto posto trova spazio la parola “cielo”, usata 22 volte, mentre in quinta posizione – a pari merito – ci sono i termini “fatto” e “noia”, che invece vengono usati 21 volte. La parola “cuore” ottiene solamente il nono posto (insieme a “occhi”, “strada” e “verde”), con 15 menzioni. Bizzarra la presenza, all’undicesimo posto, di “cumbia”: tutto merito di Angelina Mango, che la utilizza ben 13 volte nella sua canzone.