Roma, per 56 chilometri il Tevere è il fiume più pulito al mondo
Un tratto lungo 56 chilometri del Tevere lo rende il "fiume più pulito al mondo": cosa ha detto a tal proposito Erasmo De Angelis in Campidoglio
Il fiume più pulito al mondo? È il “biondo” Tevere. O, per meglio dire, lo è per un tratto lungo 56 chilometri. A rivelarlo è il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, Erasmo D’Angelis.
Tevere, il “fiume più pulito al mondo” per 56 km
Intervenendo in Campidoglio alla presentazione del progetto “Roma sicura”, Erasmo De Angelis, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino centrale, ha spiegato: “Se prendessimo solo il tratto di 56 chilometri di scorrimento da Castel Giubileo alle foci (naturale di Ostia e artificiale di Fiumicino), il Tevere sarebbe il fiume più pulito del mondo, per l’attività di depurazione fatta in 15 anni da Acea”.
Lo stesso Erasmo De Angelis ha aggiunto: “Sono stati fatti passi avanti giganteschi da questo punto di vista. Il Tevere è un fiume più sicuro, più pulito, da vivere”.
Ancora De Angelis: “Nel paese più ricco di acqua d’Europa che è l’Italia, Roma è la città più ricca di acqua del continente. Ha una rete idrografica di scorrimento molto estesa, quasi 700 chilometri di piccole vie d’acqua tributarie del Tevere e dell’Aniene. Oggi questa rete non la vediamo più perché da 29 anni non c’è manutenzione. Con i fondi dell’ex ministero dell’Ambiente stiamo operando sugli 80 chilometri più pericolosi. Piccoli fossi e fossati tombati da rifiuti… C”è anche tanta maleducazione. Noi siamo molto preoccupati perché Roma ha una storia di piene devastanti che parte da lontano, dai tempi dei romani. Oggi i rischi sono aumentati per una mancata gestione delle sponde del Tevere”.
Un plauso è arrivato dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha aperto il già citato convegno sul progetto “Roma sicura”. Secondo il primo cittadino capitolino, si tratta di “un progetto di grandissimo rilievo”, che consiste in “un sistema di piccole dighe di contenimento, di laminazione, lungo il tracciato del fiume Paglia, a partire dall’Umbria, che impediscono all’acqua di travolgere a valle e proteggono un territorio molto largo da inondazione fino a Roma”.
Dove nasce il fiume Tevere
Il Tevere è il principale fiume dell’Italia centrale e peninsulare. Con i suoi 405 chilometri, è il terzo fiume italiano per lunghezza, dopo il Po e l’Adige. Per ampiezza del bacino idrografico (17375 km²) è, invece, secondo solo al fiume Po. I suoi 324 m³/s di portata media annua alla foce lo pongono, inoltre, al terzo posto (dopo il Po e il Ticino) nella classifica dei fiumi italiani per volume di trasporto.
Il fiume Tevere nasce sulle pendici del Monte Fumaiolo, a 1268 metri, sul lato che guarda verso la Toscana, vicino alle Balze, nella frazione del comune di Verghereto, in Provincia di Forlì-Cesena. Bagna direttamente 4 regioni (Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Lazio), 7 province (Forlì-Cesena, Arezzo, Perugia, Terni, Viterbo, Rieti e Roma) e 82 comuni, tra i quali Perugia e Roma.
il bacino del fiume Tevere è ricco di affluenti e subaffluenti. La maggior parte delle sue acque giunge dalla riva sinistra, dove tra gli adduttori principali spiccano il sistema Chiascio-Topino, il Nera (che raccoglie le acque del Velino) e il fiume Aniene. I maggiori tributari della riva destra sono, invece, il Nestore, il Paglia, e il Treja, a cavallo tra le province di Roma e Viterbo.
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