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L'annunciazione dell'amore in restauro: il dramma dietro l'opera

La scultura 'L'Annunciazione dell'amore' di Filippo Cifariello verrà restaurata alla Pinacoteca di Bari: dietro l'opera si nasconde un dramma

L'annunciazione dell'amore, Filippo Cifariello

L’annunciazione dell’amore‘ della Pinacoteca di Bari torna al suo antico splendore. La scultura realizzata da Filippo Cifariello verrà restaurato dopo aver vinto la tappa pugliese di ‘Opera Tua‘, il progetto promosso da Coop Alleanza 3.0 e finalizzato a sostenere la cultura, attraverso la valorizzazione e il recupero delle opere d’arte che sono espressione di diversi territori, realizzate da artisti legati a varie regioni d’Italia.

‘L’annunciazione dell’amore’: il restauro

Le opere da restaurare sono scelte dalla Fondaco Italia, una società attiva nella valorizzazione dei beni culturali, in collaborazione con l’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale Unesco e le istituzioni territoriali. Il progetto ‘Opera tua’ si avvale del patrocinio del Touring Club Italiano che si occupa da anni di turismo, cultura e ambiente.

Sul sito di Coop Alleanza 3.0, gli utenti hanno potuto indicare la propria preferenza sulle opere da sottoporre al restauro: ‘L’annunciazione dell’amore’ di Filippo Cifariello ha ottenuto ben 22.294 voti che equivalgono al 71% dei votanti.

Realizzata dall’artista molfettese Filippo Cifariello, ‘L’annunciazione dell’amore’ è un’opera scultorea ubicata presso la Pinacoteca di Bari, diventata la prima città al mondo con una sua copia in realtà aumentata. Realizzata nel 1898, la scultura venne presentata l’anno successivo alla Biennale di Venezia. L’opera fa parte di una raccolta di 43 gessi elargita nel 1934 dallo stesso Cifariello alla Pinacoteca del capoluogo della Puglia.

Il restauro della scultura sarà sia conservativo che estetico, dal momento in cui la statua presenta diverse microlesioni e una frattura evidente sulla gamba femminile. I lavori saranno anche innovativi perché le fasi più salienti del restauro verranno illustrati e condivisi online tramite la pagina Facebook ufficiale della Città Metropolitana di Bari e sul sito Web di Coop Alleanza.

Il dramma della gelosia dietro l’opera di Cifariello

Dietro l’opera di Filippo Cifariello si nasconde un dramma di gelosia. Lo scultore, nato a Molfetta nel 1864, all’età di 41 anni uccise a colpi di rivoltella la moglie, la cantante francese Maria De Browne, in arte Blanche de Mercy.

Cifariello la conobbe durante una rappresentazione al Teatro del Varietà, invitandola nel suo studio per farla posare da modella per una statuina. I due iniziarono a frequentarsi e a lasciarsi continuamente, fino a quando non sbocciò l’amore che portò al matrimonio nel 1894.

La convivenza non fu facile e piena di litigi, scenate di gelosia e anche episodi di tradimento. Quando il 9 agosto del 1905 Filippo Cifariello sorprese la moglie nella stessa camera con un amico di famiglia, iniziò un litigio: lo scultore perse la testa e uccise la moglie a colpi di rivoltella.

Il fatto di cronaca suscitò tanto clamore all’epoca e il processo si tenne presso la Corte di Assise di Campobasso. Alla fine del processo, Cifariello venne assolto per vizio totale di mente. Nonostante l’assoluzione, l’artista continuò a essere perseguitato dalla sventura: perse la seconda moglie appena ventiduenne e il terzo matrimonio non riuscì a salvarlo dalla depressione. Nel 1936, all’età di 71, decise di togliersi la vita nel suo studio di Napoli.

Si ringrazia il Comune di Bari per l’immagine.