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Scontri tra aerei e animali: è record in Italia

Record di scontri tra aerei e animali in Italia, mai così tanti nel corso degli ultimi dieci anni: lo rivelano i dati pubblicati da parte dell'Enac

Un aereo

In Italia si è registrato un numero record di collisioni tra aerei e animali, il più alto degli ultimi dieci anni: lo rivela l’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile attraverso i dati pubblicati della Relazione annuale “Wildlife strike”.

Nel 2022 si è raggiunta la cifra record di 2.168 collisioni tra aerei e animali nel nostro Paese, il dato più rilevante dell’ultimo decennio: di questi, però, solo 40 hanno causato dei danni.

Record di collisioni tra aerei e animali in Italia

L’Italia, d’altronde, è un Paese molto ricco dal punto di vista della fauna selvatica, dalle rondini ai piccoli falchi, passando per i piccioni e per i rapaci notturni. All’Italia va anche il record di Paese con il maggior numero di scontri tra i più alti, ogni 10.000 voti: la media dal 2006 al 2022 è di 10,3 impatti, superiore a quelle del Regno Unito e dell’Australia (entrambe con una media di 7,76 impatti), della Germania (4,42 impatti) e della Francia (3,95 impatti).

Nel giro di dieci anni, dunque, le collisioni tra aerei e animali in Italia sono più che raddoppiate: nel 2013 furono 1.096, mentre nel 2022 il conteggio totale è arrivato a 2.168. I dati dell’andamento delle collisioni aeree riportato da Repubblica fornisce i numeri dell’ultimo decennio: 1.084 nel 2014, 1.299 nel 2015, 1.312 nel 2016, 2.034 nel 2017, 1.770 nel 2918, 2.095 nel 2019 (dato più alto prima del 2022), “solo” 860 nel 2020 anno in cui è scoppiata la pandemia di Covid 19 e 1.617 nel 2021.

Nel 2019 si è registrato anche il più alto numero di impatti con danni: 209, mentre da questo punto di vista, escluso l’anno del Covid, il numero più basso risale al 2013, quando furono 25 le collisioni che causarono dei danni. Il fenomeno riguarda in generale tante compagnie aeree, dalle low cost alle compagnie di bandiera.

La Relazione annuale “Wildlife strike” dell’Enac rivela anche la diversa natura degli impatti: nel 2022 per 163 volte gli animali si sono schiantati sul muso appuntito degli aerei, mentre per 148 volte si sono infilati all’interno dei motori. Gli scontri con il parabrezza degli aerei sono stati 118, mentre in 116 occasioni ci sono stati scontri con le ali dei Boeing e degli Airbus.

Scontri tra aerei e animali: cause e rimedi

Gli scontri nei cieli italiani sono superiori rispetto ad altre Nazioni per via della grande varietà di specie di volatili: a tal proposito ci sono tanti aeroporti italiani che hanno messo in campo decine di strumenti per poter allontanare la fauna selvatica. In alcuni, per esempio, a ridosso delle piste occultate agli occhi dei passeggeri, vengono posizionate delle gabbie che possono custodire gli animali selvatici, non necessariamente volatili ma anche conigli, volpi e fagiani.

Nell’aeroporto di Bari, inserito nella classifica dei migliori aeroporti in Italia, vengono impiegati i falchi che servono a intercettare volatili pericolosi e indesiderati: nello stesso scalo ci sono degli addetti che all’occorrenza usufruiscono di pistole a salve, lanciarazzi o laser per allontanare animali, oppure attivano le sirene bitonali che sono molto fastidiose per gli uccelli.

Negli aeroporti di Pisa e Venezia, quest’ultimo presente nella top ten degli scali italiani con più traffico aereo, si usano degli aquiloni grandi e “mostruosi” che sono in grado di terrorizzare e allontanare gli uccelli indesiderati.

A Milano Malpensa, invece, sono in servizio delle ditte specializzate con personale che si occupa di “sfalciare” l’erba di notte e cospargere le aree verdi di insetticidi: questa soluzione consente di eliminare tanti di quegli animaletti di cui i volatili si cibano molto volentieri.