Puglia sempre più green: in 2 città l'olio del fritto diventerà biocarburante
Il progetto di sperimentazione su autobus e mezzi per la raccolta dei rifiuti prenderà il via da Taranto e Bari ne segue la scia
Puglia sempre più green e la rivoluzione verde prende il via da Taranto. Qui il sindaco Rinaldo Melucci ha sottoscritto un accordo secondo il quale verrà sperimentato l’utilizzo di “Enidisel +”, carburante che ha la componente rinnovabile realizzata con materie prime biologiche. A porre la propria firma sull’accordo sono stati anche Giorgia Gira presidente dell’Azienda per la Mobilità dell’Area di Taranto (Amat), Carloalberto Giusti presidente di Azienda Multiservizi e Igiene Urbana di Taranto (Amiu) e da Giuseppe Ricci per Eni. Si tratta di una sperimentazione che verrà effettuata su alcuni autobus pubblici e sui mezzi che vengono utilizzati per la raccolta dei rifiuti.
Il progetto avrà una durata di sei mesi, che prenderanno il via dal primo marzo 2019 per concludersi il 30 agosto 2019, durante i quali il gasolio verrà sostituito con questo combustibile, realizzato modificando materie prime come oli vegetali e grassi animali in biocarburanti. E non vi sarà alcun costo aggiuntivo.
In parallelo si farà in modo che vengano ancora di più raccolti gli oli alimentari usati e di frittura affinché vengano poi trasformati.
E sulla scia di Taranto, pare che anche Bari abbia intenzione di seguire lo stesso percorso. La città, che si è recentemente distinta per gli incentivi proposti ai cittadini che si recheranno sul luogo di lavoro in bicicletta, sembra intenzionata a intraprendere il medesimo progetto. Come ha spiegato l’assessore Pietro Petruzzelli con un post sulla sua pagina Facebook: “Un panzerotto per l’ambiente – sintetizza l’idea ricordando il progetto di Taranto – su alcuni mezzi pubblici verrà utilizzato un bio carburante ottenuto dal recupero degli scarti di olio. L’olio della frittura per intenderci. Un bell’esempio di economia circolare che vogliamo portare anche a Bari. Abbiamo infatti preso contatti con l’Eni per avviare la stessa sperimentazione su alcuni nostri autobus cittadini”. Anche in questo caso il conferimento degli oli alimentari deve essere incentivato perché vengano trasformati in biocarburanti di alta qualità.
“Quindi, lasciate perdere la dieta e mangiate tutti i panzerotti che volete – conclude con ironia l’assessore – . Farete bene al vostro umore e conferendo correttamente l’olio anche all’ambiente”.
Anche a Bari la sperimentazione dovrebbe avvenire su alcuni autobus pubblici e sui mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti.
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