Il Prosciutto San Daniele vale 310 milioni di euro
Il pregiato crudo stagionato sempre più apprezzato all'estero, con un incremento dell'export dell'1,8%
Il Prosciutto di San Daniele si conferma un’eccellenza italiana apprezzata in tutto il mondo. Il Consorzio di Tutela ha registrato numeri in crescita nel 2019, relativi alle attività di produzione e distribuzione, per un fatturato totale che ha raggiunto i 310 milioni di euro, con un incremento del +1,4% nel volume delle vendite e del +1,6% nel valore delle vendite.
La produzione complessiva dello scorso anno è stata di 2.600.000 cosce di suino fresche mandate in lavorazione, provenienti dai 54 macelli dove viene trasformata la materia prima che arriva dai 3.851 allevamenti di suini italiani.
I dati evidenziano una domanda in costante crescita all’estero relativa al pregiato crudo stagionato, prodotto da 31 aziende nel comune di San Daniele del Friuli, in provincia di Udine. A dimostrarlo, la quota delle esportazioni pari al 18%, con un incremento dell’1,8% rispetto al 2018, per un totale di 4.200.000 kg di prodotto immessi sui mercati internazionali.
Al primo posto tra i Paesi dove la domanda di Prosciutto di San Daniele è più alta, troviamo la Francia, con il 27% del mercato, seguita da Stati Uniti con il 19% (dove il pregiato prodotto italiano non è stato colpito dai recenti dazi in ambito alimentare), Germania con il 13% e Australia, quarta tra gli acquirenti stranieri con il 10%. Ad apprezzare il prosciutto crudo prodotto in provincia di Udine, anche Belgio, Svizzera, Austria, Regno Unito, Giappone, Canada, Olanda, Lussemburgo e Messico.
Importante il dato dell’export nei Paesi extraeuropei, dove le importazioni di Prosciutto di San Daniele hanno raggiunto un totale del 45% nel 2019, stabile rispetto al dato di crescita 2018 e più alto delle percentuali degli anni precedenti. A contribuire ad una maggiore diffusione della DOP friulana sono stati anche i recenti accordi di libero scambio sottoscritti con Canada (CETA) e Giappone (JAFTA), formulati per scongiurare il rischio di contraffazione.
Per quanto riguarda la tipologia di prodotto maggiormente esportato, sul mercato estero domina la coscia intera che rappresenta l’83% del fatturato da esportazione, mentre il restante 17% è ad appannaggio delle vaschette di preaffettato, che hanno subito una leggera flessione rispetto agli anni precedenti.
Fa eccezione l’Italia, dove si continua a preferire il preaffettato in vaschetta del Prosciutto di San Daniele DOP, con oltre 21,2 milioni di vaschette certificate, pari a 380.769 prosciutti per un totale di oltre 1.812.000 kg registrati nel 2019.
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