Stabilimento di Giovanni Rana sul lago di Garda: quanto si paga
Prezzi e dettagli del nuovo stabilimento balneare di proprietà di Giovanni Rana sul lago di Garda: il costo del ticket ha suscitato polemiche
Il nuovo stabilimento balneare di Giovanni Rana a Punta San Vigilio, sul lago di Garda, ha stabilito un costo giornaliero di 30 euro per l’accesso alla spiaggia. L’acquisto del ticket include l’uso di lettini, ombrelloni e asciugamani. Per chi desidera solo passeggiare nell’area senza fermarsi in spiaggia o fare il bagno, l’entrata è invece gratuita.
La struttura del Riviera Beach Club
Il Riviera Beach Club – San Vigilio Garda di proprietà di Giovanni Rana si trova nella Baia delle Sirene. La nuova attività balneare ha aperto le sue porte da qualche settimana, offrendo ai visitatori la possibilità di accedere alla rinomata penisola di Punta San Vigilio. Questa zona era stata gestita per oltre mezzo secolo dalla società “Regina” dei conti Guarienti di Brenzone, prima di passare di proprietà a Giovanni Rana. I cambiamenti apportati hanno innescato un acceso dibattito.
Dopo la riqualificazione curata dalla società Soledad di Giovanni Rana, il Riviera Beach Club si presenta come un club, con prati curati simili a quelli di un campo da golf e la presenza di ulivi secolari. La struttura ha un ingresso principale situato lungo il Viale dei cipressi, accessibile dalla strada Gardesana. All’arrivo, i visitatori trovano un ampio parcheggio e l’ingresso alla zona relax-balneare, che una volta completata includerà una piscina, un chiosco bar e vari servizi.
Tra le attrazioni del nuovo stabilimento di proprietà di Giovanni Rana, vi è un ristorante in fase di restauro, un albergo-resort con sei camere (presumibilmente suite) e un’ampia area verde che conduce alla spiaggia della Baia delle Sirene. All’ingresso pedonale, i visitatori sono accolti da una receptionist per il pagamento del biglietto giornaliero, che costa 30 euro e include l’uso di lettini, ombrellone e asciugamano.
Le polemiche sullo stabilimento di Giovanni Rana
Lo scontro tra Giovanni Rana e i conti Guarienti di Brenzone ha preso piede durante l’inverno, quando i lavori di ristrutturazione hanno attirato l’attenzione dei media e delle comunità locali. Gli interventi, che hanno interessato l’antico oliveto e gli edifici storici risalenti al 1500, hanno suscitato le proteste di ambientalisti e comitati cittadini.
Il restyling dell’area ha trasformato il paesaggio, mantenendo la bellezza e l’eleganza del luogo ma perdendo in parte la caratteristica campestre di un tempo. I fratelli Guariente e Agostino Guarienti di Brenzone hanno denunciato i cambiamenti attuati. Le critiche si sono concentrate principalmente sugli scavi profondi realizzati per costruire due piattaforme interrate destinate a locali tecnici nell’area piantumata con ulivi secolari.
I sentieri di camminamento sono stati pavimentati con materiali drenanti di qualità, e sono state costruite alcune casette in legno per le cabine e i bagni, oltre a un chiosco in muratura riqualificato sulla spiaggia. Gli ulivi sono stati ripiantati dove possibile, mentre quelli vicino alle piattaforme tecniche sono stati collocati in grandi vasche.
Anche il prezzo del biglietto ha sollevato critiche. Nonostante l’entrata sia gratuita, questa, come già accennato, permette solo di passeggiare nell’area, senza possibilità di fermarsi in spiaggia o fare il bagno. Questa restrizione ha suscitato diverse proteste, soprattutto perché storicamente la baia era invece accessibile in modo gratuito.
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