Nel Parco archeologico di Pompei arriva il cane da guardia "robot"
A Pompei è arrivato Spot un cane robot realizzato dall'azienda americana Boston Dynamics. Il robot ha il compito di esplorare e sorvegliare il sito
Nonostante sia un sito dalla storia millenaria il Parco archeologico di Pompei sta adottando sempre più nuove e moderne tecnologie. Proprio in questi giorni, infatti, ha cominciato a lavorare presso il Parco un moderno cane robot chiamato Spot.
A Pompei un nuovo cane robot hi-tech
A Pompei c’è un nuovo robot altamente tecnologico che ha il compito di sorvegliare il sito archeologico. Si chiama Spot ed è un cane robot ideato dalla compagnia americana Boston Dynamics. La società è conosciuta per avere ideato nel 2005 BigDog, un robot quadrupede progettato per l’esercito statunitense. Il robot attivo presso il Parco Nazionale di Pompei riprende parte della tecnologia di BigDog e ha la missione di ispezionare il sito archeologico. I compiti del robot sono molteplici e vanno dal monitoraggio del Parco contro i vandali al controllo dell’avanzamento dei lavori di restauro, dalla gestione della sicurezza dell’area all’esplorazione di cunicoli sotterranei.
In questo modo Spot contribuirà anche alla sicurezza degli archeologi e dei lavoratori. Date le sue funzionalità il robot è in grado sia di muoversi tra le strade sconnesse dell’antica città romana sia di infilarsi in tunnel stretti e angusti. La dotazione di una telecamera a 360 gradi rende possibile filmare in dettaglio le aree esplorate. Così risulta più semplice anche valutare e pianificare interventi al sito in totale sicurezza. Il Parco Nazionale di Pompei punta, però, ad adottare sempre più soluzioni tecnologiche per migliore il monitoraggio e la gestione dell’area. Presto, infatti, saranno introdotti anche dei moderni droni che sorvoleranno l’area. Queste nuove soluzioni sono parte del progetto Smart@Pompei che comprende l’App MyPompei per le prenotazioni, dorsali in fibra al wireless ottico e antenne 5G e molte altre soluzioni all’avanguardia.
Il Parco Archeologico di Pompei
Il Parco Archeologico di Pompei è uno dei siti più affascinanti del nostro paese. Inserito nella lista di beni proclamati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, il Parco Archeologico di Pompei è un vero e proprio tesoro conosciuto ed elogiato anche a livello internazionale. Pompei era un’antica città romana che è stata sommersa dall’eruzione del Vesuvio avvenuta nel 79 d.C. insieme a Ercolano. La storia e le vicende di questi territori e dell’eruzione vulcanica sono giunte fino a noi grazie ai racconti di Plinio il Giovane e di molti altri storici dell’epoca. I lapilli e la cenere che hanno seppellito diverse località campane della zona hanno permesso, però, che la città si conservasse in tutti questi anni nella sua conformazione originale. Così Pompei è ora una delle più importanti testimonianze storiche e archeologiche della dominazione romana nel nostro paese.
La scoperta di questo sito è avvenuta solo nel XVI secolo all’epoca della costruzione del Canale del Conte di Sarno. In quell’occasione, però, vennero alla luce solo alcune parti di edifici e il sito venne nominato come Stabiae. Solo nel 1748, sotto il regno di Carlo III di Borbone, è cominciata l’esplorazione della zona come sito archeologico. Grazie agli scavi eseguiti negli ultimi anni, e quelli tutt’ora in corso presso il sito, gli esperti hanno potuto ricostruire gran parte della conformazione della città e numerose abitazioni ricche di decorazioni e mosaici. Molte delle case ritrovate sono state ricondotte al proprietario dell’epoca o sono state nominate dagli scavatori in base a particolari oggetti rinvenuti nella zona.
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