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La pizza di 2000 anni fa ritrovata a Pompei si mangia da Sorbillo

Gino Sorbillo ha creato la Pizza Pompei, ispirata all’affresco che raffigura l’antenata della pizza: gli ingredienti sono quelli di duemila anni fa

Niente pomodoro e mozzarella per la nuova pizza di Gino Sorbillo: l’ultima creazione del maestro pizzaiolo napoletano, avvenuta in diretta televisiva, è dedicata all’affresco rinvenuto, appena qualche giorno prima, nei nuovi scavi in corso a Pompei.

Duemila anni fa, gli ingredienti più iconici della pizza napoletana erano ancora sconosciuti alle nostre latitudini: la Pizza Pompei di Sorbillo s’ispira direttamente a quella raffigurata nel dipinto appena scoperto, ed è condita con gli ingredienti di duemila anni fa – tra cui melograno e alici.

Sorbillo crea la pizza con gli ingredienti di 2000 anni fa

La Pizza Pompei, che Gino Sorbillo ha deciso di dedicare al recente ritrovamento di un affresco raffigurante una pizza di duemila anni fa, non presenta gli ingredienti classici della tradizione della Pizza Napoletana.

All’epoca in cui il Vesuvio cristallizzò la vita e la storia della città di Pompei, pomodoro e mozzarella non esistevano in Italia: il pomodoro sarebbe arrivato via mare dalle Americhe soltanto nel Cinquecento, mentre le prime testimonianze della mozzarella risalgono al XII secolo, quando si iniziò a parlare di un certo “pane e mozza”.

La pizza dedicata al nuovo ritrovamento di Pompei è stata presentata da Gino Sorbillo in diretta televisiva durante la trasmissione Tg1 Mattino Estate: lo chef napoletano ha usato gli ingredienti individuati nel dipinto di duemila anni fa, tra cui melograno e colatura di alici.

Come spiega in un video su Instagram il maestro pizzaiolo da poco nominato Ambasciatore del Turismo Gastronomico Mondiale, “immaginiamo che all’epoca potesse essere farcita con delle verdure”, quindi sono stati usati degli spinaci, ma anche colatura di alici, noci e olive. “In questo caso”, prosegue Sorbillo, “abbiamo utilizzato anche il melograno perché è raffigurato nell’affresco”, ed è tra gli ingredienti più riconoscibili del mirabile dipinto venuto alla luce a Pompei.

La Pizza Pompei è già nel menù di Sorbillo

La nuova creazione “dedicata alla prima pizza della storia”, ha annunciato Sorbillo in tv, sarà da subito nella carta delle sue pizzerie sparse per il mondo: da quando fu fondata la prima pizzeria Sorbillo su via dei Tribunali, nel 1935, il nome del maestro pizzaiolo napoletano ha raggiunto l’Italia intera, conquistando anche gli Stati Uniti e il Giappone.

“Per noi è un grande giorno”, dice Sorbillo su Instagram, “è una grande emozione ritrovare una pizza che ha le sembianze di una pizza napoletana”: quella rappresentata nell’affresco di Pompei non è soltanto una focaccia piatta, ma come sottolinea lo chef è “tonda, con un cornicione pronunciato”.

“Da oggi è stato aggiunto un altro tassello molto importante alla nostra storia”, conclude Sorbillo mostrando la nuova Pizza Pompei. Dopo la pizza in corsivo e la plateale protesta contro la pizza fatta con la farina di grillo, Sorbillo torna ad accarezzare l’attualità ispirato da una scoperta che ha emozionato anche diversi colleghi. “La nostra è soltanto un’evoluzione di un piatto che risale a duemila anni fa e che ha radici molto profonde”, ha dichiarato all’Ansa Errico Porzio, titolare dell’omonima pizzeria sul Lungomare di Napoli.

Per Sorbillo, quella raffigurata nell’affresco di Pompei è “un’arcaica forma che dimostra quanto questo composto affondi le radici dalle nostre parti, per diventare nei secoli successivi la pizza napoletana che noi conosciamo”: una vera antenata della pizza, e forse la prima pizza della storia.