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Perché ci sono più banconote da 500 euro di quelle emesse

Perché in Italia circolano più banconote da 200 euro e da 500 euro rispetto a quelle che vengono emesse agli sportelli e dai bancomat: i motivi

Banconote da 500 euro

In Italia circolano più banconote da 500 euro di quante siano state depositate. Una questione molto importante che va chiarita anche e soprattutto in previsione della Legge di bilancio.

Nel nostro Paese, si legge sul Corriere della Sera, per ogni singolo euro in biglietti di grosso taglio distribuito agli sportelli oppure dai bancomat, fino al giugno del 2022 ne sono stati depositati mille.

Questo significa che in pratica gli italiani affidano ai loro conti in banca mille volte più biglietti di grosso taglio di quanti ne ritirino. La Banca d’Italia, da giugno 2021 a giugno 2022, ha distribuito 13.500 biglietti da 200 euro e nessuno da 500 euro. Nonostante ciò, nello stesso periodo, hanno ricevuto in deposito dai correntisti biglietti da 500 euro per un valore totale di 1,3 miliardi di euro.

La liquidità di grosso taglio depositata è stata pari a mille volte la liquidità di grosso taglio messa in vendita: a questo dato, inoltre, bisognerebbe aggiungere anche le banconote che vendono depositate nelle cassette di sicurezza e che rappresentano una vera e propria incognita.

Perché in Italia circolano più banconote da 500 euro di quante ne vengano emesse

La domanda sorge spontanea: come è possibile che in giro ci siano più banconote da 500 euro e da 200 euro rispetto a quelle emesse? Rispondere non è facile: la Banca d’Italia parla di afflussi di banconote da altri Paesi dell’area euro. Una conseguenza abbastanza naturale visto che se quei biglietti non sono stati emessi in Italia, devono per forza provenire dall’estero.

Risulta molto probabile che una buona parte dei biglietti di grosso taglio abbia una provenienza perfettamente legale e non legata a riciclaggio oppure a evasione fiscale. Le città italiane rappresentano ancora oggi alcune delle mete preferite dai turisti stranieri: chi proviene dall’estero, spesso e volentieri arriva in Italia provvisto di banconote di grosso taglio per i motivi più svariati.

In un’era in cui si usano meno contanti, i tedeschi, per esempio, restano un popolo ancora molto ancorato al cash per diverse ragioni che vanno dalle reminiscenze psicologiche dell’iperinflazione alla sempre fortissima esigenza di privacy dopo l’esperienza con il regime totalitario del secolo scorso.

La storia delle banconote da 500 euro

Quelle da 500 euro sono le banconote con il taglio di maggior valore: la loro circolazione è stata introdotta nel 2002 nei Paesi dell’euro zona che adottano l’euro come moneta unica. Oltre al suo valore, la banconota da 500 euro rappresenta la più grande anche in termini di dimensioni.

Le prime banconote da 500 emesse portano la firma del primo presidente della Banca Centrale Europea, Wim Duisenberg, sostituito da Jean-Claude Trichet e successivamente da Mario Draghi, uno dei personaggi più cercati su Google del 2021.

Sulla dritto della banconota da 500 euro è rappresentato un portale, sul verso un ponte, entrambi di architettura moderna. Nel maggio del 2016 il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea decise di sospendere la circolazione di questa banconota. L’emissione delle banconote da 500 euro è stata poi interrotta in maniera ufficiale il 27 gennaio del 2019 da parte di tutte le banche centrali, eccezion fatta per la Oesterreichische Nationalbank e la Deutsche Bundesbank che hanno terminato l’erogazione tre mesi più tardi, il 27 aprile del 2019.