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La pasta alla puttanesca diventa un caso internazionale: è bufera

La giornalista britannica Nigella Lawson torna a far discutere: cambia il nome della "pasta alla puttanesca" ed esplode il caso internazionale

Il caso della Puttanesca

Nigella Lawson è una giornalista e conduttrice britannica, famosa per le molte rivisitazioni in chiave “Nigella” di piatti della tradizione di mezzo mondo.
Con una laurea ad Oxford ed una carriera fulminante, prima a capo del ‘Sunday Times’ e poi nel mondo dei cooking show, la “domestic goddess” sa come catturare l’attenzione del suo pubblico, e non solo.

L’ultima uscita, che ha già fatto discutere, riguarda la pasta alla puttanesca.

Nigella Lawson: The Slattern’s Spaghetti

Il blog di Nigella è un vivace compendio di ricette, consigli e sezioni community. Tra gli ultimi post della Lawson, una ricetta della pasta alla puttanesca affatto particolare, ma con un “leggero cambio di nome”.

“Anche se la troverete spesso indicata con un nome”, scrive Nigella, che in inglese si rende come “whore’s pasta”, l’idea generale è che si tratti di un piatto “cucinato da sciattoni che preferiscono svuotare i barattoli della dispensa piuttosto che andare al mercato per comprare prodotti freschi”.

Ed ecco che la Pasta alla Puttanesca diventa la “Pasta alla Sciattona” in uno dei blog più letti in tutto il mondo, the Slattern’s Spaghetti.

In ogni caso, continua l’autrice, “è un piatto gustoso e facile da preparare”, che concede variazioni in senso vegetariano e vegano e permette di sperimentare diversi gradi di piccantezza. Un capolavoro, secondo gli utenti del blog.

Il politicamente corretto non c’entra: la smentita

Nigella Lawson non è nuova a rivisitazioni e cambi di nome: poco tempo fa decise che lo “Slut red raspberries in Chardonnay jelly”, un dolce a base di lamponi in gelatina, non potesse essere chiamato “slut” – in inglese, letteralmente, “sgualdrina”.

Nigella rispose in quell’occasione di non gradire la parola “slut”, in quanto ha una connotazione “grossolana e crudele”.

Non è però il caso della Puttanesca: la star britannica ha immediatamente smentito tramite Twitter di aver cambiato nome al piatto in nome del “politicamente corretto”.

I nomi originali possono essere offensivi, secondo la star della cucina, ma non è questo il caso della Pasta alla Puttanesca: “non sarebbe neanche necessario tradurne il nome”, si legge nella ricetta in questione.

L’origine del nome “Pasta alla Puttanesca”

Sull’origine del nome della Pasta alla Puttanesca esistono diverse versioni: c’è chi sostiene che derivi da una casa d’appuntamenti dei Quartieri Spagnoli, in cui veniva offerta agli ospiti in quanto semplice e veloce da preparare.

Secondo altre fonti, l’origine del nome sarebbe da attribuire ad una prostituta francese di nome Yvette che inventò la ricetta e decise di chiamarla “Puttanesca” in onore al suo mestiere.

La storia più colorita e più largamente accettata, rispetto all’origine del nome della pasta alla puttanesca, è quella che lo fa risalire all’architetto Sandro Petti, che incalzato dagli affamati amici ospiti non poté che preparare “una put*anata qualsiasi” con quel che aveva in dispensa.

La smentita di Nigella è stata chiarita da bufale.net che spiega: “Se accettiamo  l’etimo corretto, quello derivato da Sandro Petti, Nigella ha sbagliato. Ed infatti ha ammesso l’errore”.

Quello che è stato letto come un audace cambio di nome, era effettivamente nel blog della giornalista nient’altro che una precisazione etimologica, peraltro corretta: “slattern” sarebbe infatti riferito allo “sciattone” che si arrangia con quel che ha in dispensa, esattamente come fece il Petti.