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Un paese del Molise vive grazie alla street art

Torna una nuova edizione del Cvta' Street Fest, il festival di Street Art che ha dato nuova vita all'antico borgo di Civitacampomarano

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Civitacampomarano street art

Cinque street artist provenienti da tutto il mondo di uniscono per far rivivere un antico borgo in Molise.

Succede a Civitacampomarano, dove dal 13 al 16 giugno torna i Cvta’ Street Fest, originalissima rassegna di street art nata proprio per risollevare le sorti della cittadina molisana.

La genesi del festival è emblematica e va in controtendenza allo spopolamento che affligge una zona del Molise sempre più abbandonata dai giovani. Nel 2014, la street artist Alice Pasquini, con alle spalle oltre duemila opere realizzate in tutto il mondo, venne contattata tramite una lettera dalla Pro loco di Civitacampomarano, paesino della sua terra natia ormai quasi disabitato del tutto. La missiva era un vero e proprio grido di allarme contro la diminuzione della popolazione e chiedeva ad Alice di fare qualcosa per invertire la tendenza.

Alice Pasquini accettò la sfida, vincendola grazie all’aiuto, a titolo gratuito, di tanti colleghi artisti della street art. Grazie al duro lavoro, è scaturito un ritorno d’immagine che ha permesso la riapertura di esercizi commerciali, l’insediamento di nuovi nuclei familiari e l’arrivo di migliaia di visitatori che ogni anno si recano a Civitacampomarano per guardare da vicino il paese trasformarsi a colpi di bombolette spray.

Al Cvta’ Street Fest, il festival in programma dal 13 al 16 giugno nell’antico borgo del Molise, parteciperanno cinque street artist di fama mondiale. Oltre all’organizzatrice Alice Pasquini, ci sarà Milu Correch, una graffitista argentina famosa per i suoi murales e le immagini su larga scala; Add Fuel, noto come Diogo Machado, un artista visuale e illustratore portoghese che realizza soprattutto lavori di taglio ironico su pannelli e piastrelle;  Jan Vormann, ricercatore, docente e membro fondatore degli studios T10 di Berlino nonché creatore del progetto dispatchwork e collaboratore con la Lego e infine Martin Whatson, artista di strada norvegese conosciuto per i suoi scarabocchi calligrafici in vuoti in scala di grigi.

Insieme a loro ci saranno tutti i membri dello Studio Aira, con opere che sono dei paesaggi multisensoriali capaci di centrifugare video, grafica, luce, suono, architettura e interattività. Insieme all’arte si strada, al festival non mancheranno eventi di musica, di cinema, di letteratura e di enogastronomia. Un progetto di riqualificazione voluto fortemente dalla comunità di Civitacampomarano, paese adagiato sul Vallone Grande a 520 sopra il livello del mare e che dal 2011 fa parte dell’associazione nazionale dei borghi autentici d’Italia.