Orcia DOC: così è nato il vino più bello al mondo
Nata degli anni 2000, la denominazione Orcia DOC comprende numerose cantine che si trovano su dodici comuni del territorio della Val d'Orcia
È il 14 febbraio del 2000 quando alcuni produttori di vino fondatori del Consorzio del Vino Orcia creano la denominazione Orcia DOC con l’obiettivo di tutelare, sostenere e promuovere non solo il vino prodotto nella zona della Val d’Orcia ma anche il suo bellissimo territorio.
Orcia DOC, il vino più bello al mondo
Situata nella parte più meridionale della Toscana, la Val d’Orcia è una zona compresa nella provincia di Siena che si estende dalle Crete senesi alle pendici settentrionali del Monte Amiata.
Quest’area prende il nome dal fiume Orcia che la attraversa e la bellezza del suo paesaggio, formata da antichi borghi, dolci colline, cipressi e campagne è riconosciuta in tutto il mondo. L’incanto di questo territorio, infatti, ha fatto sì che la Val d’Orcia fosse il primo territorio rurale ad essere dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
Questa terra caratterizzata da un patrimonio storico, architettonico ed engastronomico davvero eccezionale è anche il luogo di famose denominazioni di vini. Qui, infatti, si trovano numerosi filari di vigneti da cui vengono prodotti i vini d’Orcia.
Per questo, negli anni duemila alcuni produttori hanno dato vita alla denominazione Orcia DOC la cui zona di produzione si trova tra quella del Brunello di Montalcino e del Nobile di Montepulciano ed ha come protagonista indiscusso il Sangiovese. Orcia DOC è una denominazione nota anche come “il vino più bello del mondo” proprio perché proviene da un territorio intatto e di straordinaria bellezza paesaggistica.
Sono circa sessanta le aziende produttrici di Orcia DOC e si trovano in questi dodici comuni: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda, Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
Sulla scia di questa nuova denominazione nel 2003 è stata creata anche “La Strada del Vino Orcia” che ha la sua sede ai piedi della Rocca a Tentennano di Castiglione d’Orcia e organizza passeggiate nelle vigne con degustazioni di vino e assaggi di altri prodotti gastronomici locali.
Donatella Cinelli Colombini, presidente del Consorzio del Vino Orcia è nata in una famiglia di produttori di Brunello e dopo una laurea in Storia dell’Arte ha deciso di tornare a lavorare per l’azienda di famiglia, La Fattoria del Colle. Donatella ha puntato molto sin dall’inizio sulla comunicazione e sul marketing e la sua intraprendenza l’ha portata a fondare non solo il Movimento del Turismo del Vino ma anche l’evento Cantine Aperte.
L’obiettivo della denominazione Orcia DOC è quella di tutelare l’estrazione agricola del territorio e allo stesso tempo di trattenere i più giovani che sono una risorsa fondamentale, evitando però di dover trasformare questa zona in una “Disneyland contadina“.
In questo periodo a causa del Covid l’assenza turismo si fa sentire, dato che molte cantine hanno anche attività di agriturismo, ristorazione e vendita diretta di vini. Tuttavia i produttori di vini toscani della Val d’Orcia non si sono arresi ed hanno continuato a produrre e a introdurre nuove etichette, poiché tutto per ora si basa sulla produzione vitivinicola. La speranza è che i turisti possano tornare al più presto a scoprire le bellezze di questa zona e ad apprezzare i suoi prodotti.
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