Nuovo stadio a San Donato: la doppia mossa del Milan
Milan, doppia mossa per costruire il suo nuovo stadio di proprietà nell'area di San Francesco a San Donato: sempre più vicino l'addio a San Siro
Il Milan punta forte su San Donato come location dove sorgerà il suo stadio di proprietà: la società rossonera prosegue nell’iter burocratico necessario a far diventare realtà il sogno di tanti tifosi rossoneri di avere una nuova casa.
Stadio Milan a San Donato: le novità
La dirigenza del club è intenzionata ad aprire una trattativa con il Consorzio Quartiere Affari per l’acquisto di un terreno di circa 40 mila metri quadrati che fa parte del comparto San Francesco, individuato da tempo come luogo ideale per costruire l’impianto.
L’appezzamento di terra, tra l’altro, era già stato al centro di un accordo, scaduto qualche mese fa, tra un privato e la società SportLifeCity di cui i rossoneri avevano acquisito il 90% delle quote proprio nell’ambito del progetto sul nuovo stadio a San Donato.
In base a quanto riferito da Il Cittadino di Lodi, il Milan si appresta a dare il via alla trattativa per l’acquisizione definitiva del terreno: per il mese di settembre si attendono ulteriori sviluppi, con alcuni dei passaggi fondamentali per l’iter burocratico fondamentale alla costruzione dell’impianto.
Le mosse della società rossonera, però, non finisco qui: Il Giorno rivela che il Milan è intenzionato a cambiare ragione sociale, diventando anche organizzatore di eventi. Il motivo è molto semplice: il nuovo stadio nell’area di San Francesco a San Donato non ospiterà solo partite di calcio, ma anche grandi eventi come i concerti.
L’idea del Milan è quella di costruire un impianto che possa essere vissuto 365 giorni all’anno, quindi non esclusivamente durante i giorni delle partite di campionato, Coppa Italia o delle coppe europee. Il club, presente sul podio delle squadre più tifate di Serie A, mira a ospitare nel nuovo impianto tra i 40 e i 45 eventi all’anno.
Addio San Siro: i nuovi stadi di Inter e Milan
Il nuovo stadio del Milan dovrà essere moderno, multifunzionale e in grado di moltiplicare gli incassi della società, partendo da una base solida come quella dei tifosi, per allargarsi a un pubblico sempre più vasto. Riuscire ad avere uno stadio di proprietà è l’unica strada percorribile per poter competere sul piano economico con i grandi club europei.
Lo ha capito il Milan, che punta dritto su San Donato, e lo ha capito anche l’Inter che una volta abbandonato il progetto del nuovo San Siro, ha virato su una soluzione simile, costruire uno stadio tutto suo. I nerazzurri hanno individuato in Rozzano la zona far nascere la loro casa: la società ha ottenuto un diritto di esclusiva per valutare l’area della Nuova MilanoFiori al fine di poter costruire l’impianto.
Sia il Milan che l’Inter, dopo aver accarezzato per diverso tempo l’idea di un nuovo stadio San Siro che sarebbe nato sulle “ceneri” del Meazza, hanno ormai capito che non c’è più futuro per lo storico impianto su cui è stato messo il vincolo alla demolizione.
Senza il Meazza, le due società aveva pensato inizialmente a una soluzione comune e alla possibilità di costruire un nuovo stadio da condividere come successo con San Siro, ma adesso le loro strade si sono divise: l’obiettivo è quello di costruire due impianti di proprietà separati.
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