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Il National Geographic esalta tre borghi italiani

Il National Geographic esalta tre borghi italiani: la rivista ritiene i centri lontani dalle grandi città fondamentali per rilanciare il turismo

Vieste

Il National Geographic esalta la bellezza di borghi italiani: la storica rivista statunitense indica proprio i piccoli centri del nostro Paese come la chiave per poter salvare l’economia turistica e tutto il settore alle prese con la crisi legata all’emergenza Coronavirus.

Il magazine americano, considerato uno dei più autorevoli su temi come natura, scienza, storia e cultura, analizza il mondo del turismo, provando a immaginare come il settore possa ripartire dopo la pandemia. In Italia, per tornare ai livelli pre-Covid sul fronte dei viaggi internazionali, bisognerà aspettare almeno fino al 2023: per questo, si prevede un’impennata dei viaggi nazionali, favoriti anche dalla riapertura degli spostamenti tra le regioni.

La tendenza dei visitatori locali sarà quella di cercare delle alternative alle città più popolate, riversandosi verso mete meno abitate come i borghi. Il National Geographic ne esalta principalmente tre: Bovino e Vieste, due centri della Puglia, che con la Sardegna vanta le migliori acque balneabili in Italia, e Campli in Abruzzo.

Bovino è un borgo medievale che si sviluppa sui Monti Dauni, in provincia di Foggia. Qui il tempo sembra essersi fermato e passeggiare tra le sue stradine permette di respirare ancora tutta l’autenticità delle tradizioni più antiche. Un centro caratteristico al confine tra Puglia e Campania che domina la valle del torrente Cervaro.

Restando in Puglia, il National Geographic loda anche Vieste, con uno scatto mozzafiato del fotografo Peter Adams che mostra la perla del Gargano in tutta la sua bellezza. Vieste vanta spiagge incantevoli, insignite in più occasioni della bandiera blu dalla Foundation for Environmental Education, e un centro storico pieno di cultura e storia, dove spiccano il campanile e il regale Castello Federiciano.

Tra i borghi italiani esaltati dal National Geographic c’è anche Campli, comune italiano di quasi 7 mila abitanti in provincia di Teramo. Questo paesino abruzzese è arroccato sulle colline Teramane, dista appena 30 chilometri dal mar Adriatico e rappresenta un vero e propri scrigno di storia e tradizioni: annessa alla chiesa di San Paolo custodisce la Scala Santa eretta nel 1776 e rappresentata da 28 gradini in legno d’ulivo. Campli fa parte dell’unione dei comuni montani della Laga e dal 2018 è incluso nel club dei borghi più belli d’Italia.

Il National Geographic, nello specifico, ha scritto: “Una coalizione di associazione di borghi ha chiesto maggiori investimenti infrastrutturali nelle loro bellissime città in crisi, dalla rustica Bovino in Puglia alla medievale Campli, annidata in una foresta abruzzese. Il governo italiano ha presentato un pacchetto di salvataggio turistico di 4 miliardi di euro che includeva 30 milioni di euro destinati a rivitalizzare i villaggi in cinque regioni meridionali. Con queste e altre iniziative, queste gemme della campagna italiana risplenderanno al ritorno dei viaggiatori internazionali”.