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Le Monde su Napoli: dal "contrabbando e la prostituzione" ai B&B

La città partenopea finisce in prima pagina su "Le Monde": si rimpiange i vecchi tempi, in cui i Quartieri erano "contrabbando e prostituzione"

Napoli

È una delle città d’arte più amate al mondo, un gioiellino che ogni anno accoglie milioni di visitatori: Napoli è diventata in breve tempo una meta turistica di grande rilievo in Italia, e questo l’ha forse un po’ snaturata. È ciò che rivela “Le Monde”, prestigioso quotidiano francese, che rimpiange i bei vecchi tempi, quando i Quartieri spagnoli erano ancora “contrabbando e prostituzione”. Le dure parole stampate rispecchiano una realtà che altrove è già consolidata, come ad esempio Barcellona: la sua vera natura si è ormai eclissata, lasciando spazio ad una città turistica che non può più vantare l’atmosfera di una volta.

Napoli in prima pagina su “Le Monde”

Il quotidiano parigino ha dedicato la sua prima pagina a Napoli, una città che con la Francia ha sempre avuto importanti legami storici: ma il suo non è un elogio alle tante bellezze di un centro storico che è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. È piuttosto l’espressione di una preoccupazione che riguarda il modo in cui, negli ultimi anni, la città si sia trasformata perdendo il suo fascino originario. E il simbolo di questo cambiamento risiede nei Quartieri spagnoli, quella zona del centro storico situata nei pressi del porto di Napoli che ha sempre rappresentato il rione popolare per eccellenza.

“Le Monde” rimpiange i tempi in cui i Quartieri erano “contrabbando e prostituzione”, rievocando immagini che arrivano dritte da un passato in fondo non troppo lontano: sin dall’epoca della sua costruzione, il rione è stato caratterizzato dalla forte presenza di fenomeni di criminalità, gioco d’azzardo e per l’appunto prostituzione, anche per via del continuo passaggio di soldati in cerca di svago nel loro tempo libero. Di quell’atmosfera chiassosa e colorata, oggi rimane ben poco. Il rischio è, secondo il quotidiano francese, che Napoli si trasformi in una seconda Barcellona, completamente dedita al turismo e ormai priva della personalità che la distingueva dalle altre città.

Il turismo a Napoli

In effetti, nel corso degli anni la città partenopea è diventata sempre più turistica, e si è pian piano allineata agli standard che proprio il turismo di massa richiede. Lo si vede, ancora una volta, presso i Quartieri spagnoli: “Sono ormai saturi di bed and breakfast, negozi di souvenir, appartamenti in affitto su Airbnb. Parte degli abitanti teme di vedere la città diventare una seconda Barcellona, sottratta alle classi popolari, asettica e mercificata” – si legge su “Le Monde”. Il rione popolare sta vivendo quel fenomeno chiamato gentrificazione, una trasformazione che ne sta cambiando lo strato sociale, facendolo diventare via via sempre più esclusivo – a discapito degli abitanti che se lo stanno vedendo sottrarre.

Certo, tutto ciò ha anche dei lati positivi: “L’esplosione del turismo, con un numero di visitatori annuali passato da 3,2 milioni nel 2017 a 12 milioni nel 2022, per 3 milioni di abitanti, viene percepita, malgrado i rischi che comporta, come un risarcimento. Eclissa i brutti ricordi associati alla grave crisi dei rifiuti negli anni 2000 e alla violenza mafiosa raccontata in Gomorra”. Tuttavia, si sta perdendo tanto, troppo. E i francesi lo hanno capito, avendo sempre avuto una predilezione per questa città – e notandone ora l’inevitabile trasformazione.