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A Milano la Torre Velasca è in vendita: i possibili acquirenti

A Milano torna in vendita la Torre Velasca, uno dei simboli dello skyline del Capoluogo della Lombardia nonché capolavoro di architettura brutalista

Torre Velasca a Milano

La Torre Velasca è in vendita: a quasi quattro anni di distanza dall’ultimo passaggio di proprietà, uno dei grattacieli più famosi e iconici di Milano torna sul mercato.

Cosa si sa sul futuro della Torre Velasca

Stando alle indiscrezioni riportate da Milano Finanza, uno dei simboli della metropoli meneghina sarebbe stato messo in vendita da Hines, la società americana che lo acquistò meno di quattro anni fa. Le banche d’affari sarebbero alla ricerca di un acquirente e tra i possibili interessati si parla anche di alcuni fondi d’investimento tedeschi e un colosso italiano.

Le tempistiche della vendita della Torre Velasca non si annunciano brevi: trovare un acquirente non sarà facile per via del complicato meccanismo che riguarda questa particolare tipologia di immobili. Nel 2024, tra l’altro, dovrebbe iniziare anche l’ammodernamento della pianta sottostante al grattacielo e anche il vero e proprio restyling della Torre Velasca e ciò farebbe inevitabilmente aumentare il suo valore di mercato.

L’ultimo passaggio di proprietà della Torre Velasca, uno dei grattacieli simbolo dello Skyline di Milano, risale al gennaio del 2020 quando la società americana Hines la acquistò al termine di un’operazione di circa 150 milioni di euro. Meno di quattro anni più tardi, dunque, l’iconico grattacielo del Capoluogo della Lombardia torna sul mercato.

La storia della Torre Velasca, simbolo del brutalismo

Considerata come una dei massimi esempi della corrente architettonica del brutalismo in Italia, la Torre Velasca è stata costruita tra il 1955 e il 1957 per poi essere inaugurata ufficialmente nel 1961: il suo nome deriva dalla piazza in cui si trova, toponimo che a sua volta è derivante dal nome del politico spagnolo Juan Fernández de Velasco che governò il Ducato di Milano nel XVII secolo.

A progettare questo imponente grattacielo situato al civico 5 di Piazza Velasca fu lo Studio BBPR su incarico della società committente Ri.C.E. (Ricostruzione Comparti Edilizi) che alla fine degli anni Quaranta ottenne la licenza per costruire un edificio pluripiano a uso misto commerciale e residenziale.

L’edificio di sviluppa su una planimetria a base rettangolare, innalzandosi per 28 piani di cui due interrati: in origine contava qualcosa come 800 unità immobiliari. Alta 106 metri, la Torre Velasca è stata inserita nel 2011 nell’elenco dei beni architettonici sottoposti a vincolo e tutelati dalla Soprintendenza dei Beni Culturali, per via del suo importante interesse storico e artistico.

Diventata nel corso degli anni un vero e proprio simbolo dello skyline milanese, l’imponente Torre Velasca è stata scelta come location di diversi film e serie televisive: nel 1959 è apparsa nel film “Il Vedovo” di Dino Risi, nel 1971 in “Durante l’estate” di Ermanno Olmi e un anno più tardi nel cult “Milano Calibro 9” di Fernando Di Leo.

Parlando di opere più recenti, la Torre appare in diverse scene della serie tv “1992” con attori del calibro di Stefano Accorsi e Miriam Leone che ripercorre i momenti cruciali dello scandalo di Tangentopoli e della celeberrima inchiesta di Mani Pulite. In campo letterario, invece, la Torre Velasca viene citata apertamente nel romanzo di Luciano Bianciardi “La vita agra” e nel libro di Gino e Michele “Neppure un rigo in cronaca”.