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A Milano cambia lo skyline: grattacieli tra le case popolari

Lo skyline di Milano è in continuo cambiamento: nuovi grattacieli sono in costruzione mentre altri sono stati progettati nel centro della città

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Skyline di Milano cambia: grattacieli tra le case popolari

Lo skyline di Milano potrebbe cambiare molti nei prossimi mesi grazie alla realizzazione di nuovi ambiziosi progetti architettonici. Alcuni sono quasi ultimati mentre altri saranno pronti tra un paio d’anni. In cantiere ci sono sia edifici residenziali sia grattacieli che saranno adibiti ad uffici e attività commerciali.

I nuovi grattacieli in costruzione a Milano

Nonostante le polemiche sul caro affitti che stanno interessando molte città, tra cui Milano le ambizioni urbanistiche della città sono in continua ascesa e nuovi grattacieli sono in fase di costruzione. Quasi completato è l’Hippodrhome che sorge vicino all’Ippodromo di San Siro. Realizzato dallo studio Beretta Associati in collaborazione con Prointegra Srl questo edificio residenziale a 22 piani si trova immerso nel verde ed è un progetto in classe energetica A.

A breve in città si vedrà svettare anche la nuova Torre Unipol nota come “Nido verticale“: un edificio alto 124 metri progettato dall’architetto Mario Cucinella, nella zona di Porta Nuova. Altri nuovi progetti sono i “Portali” di Gioia 20 dello Studio ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel che comprendono la Torre Ovest di 65 metri e la Torre Est di 98.
Tra gli altri grattacieli in cantiere di cui abbiamo già sentito parlare c’è la nuova Torre Michelangelo che sorgerà in piazza Luigi di Savoia, proprio vicino alla stazione Centrale. L’edificio che sostituirà lo storico hotel Michelangelo sarà alto 93 metri e ospiterà 22 nuovi piani di uffici, più alcuni livelli interrati. Altro complesso residenziale è quello delle tre torri “Trilogy Towers” portato avanti da Abitare In che è quasi giunto al completamento, mentre ci vorrà ancora del tempo per vedere finite le due torri residenziali Park Towers Milano di Bluestone in costruzione nel quartiere Feltre

È quasi ultimata, invece, la “Terminal Tower” in piazzale Gonin collegata al capolinea della M4 a San Cristoforo nella zona ovest di Milano. Altri progetti innovativi in cantiere sono quelli che riguardano la Torre Botanica dell’architetto Stefano Boeri in Porta Nuova e la riqualificazione del “Pirellino”, edificio ex sede degli uffici comunali in via Pirelli. Al momento ci sono solo indiscrezioni su nuovi alti complessi che potrebbero sorgere nel nuovo quartiere nella zona della stazione di Cadorna. Ancora però non c’è nulla di certo.

Le dichiarazioni sui nuovi cantieri in città

Tra progetti approvati, edifici in costruzione e complessi quasi ultimati il volto di Milano sta cambiando e cambierà anche molto in fretta. In un periodo, però, in cui Milano è nel mirino per essere una città sempre più cara, in molti si sono posti la domanda se questi nuovi grattacieli non vadano nella direzione sbagliata, favorendo costi sempre maggiori per le case.

Uno progetto di nuovi edifici sviluppati “in altezza” è stato pensato anche per la zona di case popolari di San Siro. Nello specifico Massimo Roj, CEO di Progetto CMR insieme con l’Ingegnere Gianni Verga e l’Avvocato Antonio Belvedere hanno studiato una proposta presentata agli enti del Comune e della Regione “a costo zero per l’amministrazione pubblica”.
Massimo Roj, architetto anche delle due Torri Garibaldi e di molti altri progetti a La Repubblica spiega perché apprezza il costruire in verticale: “Demolendo e ricostruendo in verticale si libera il suolo, si riscoprono le piazze, i negozi di vicinato, la città può tornare ad essere un luogo di socialità e anche di integrazione. Lo spazio che si libera può far riscoprire il tessuto sociale. Lo spazio a terra consente di incontrare gli altri, avere il verde. I grattacieli diventano anche un’attrazione per il turismo: le città non possono vivere solo delle architetture del passato”.

L’architetto e urbanista Stefano Boeri, invece, rilancia con un’idea di social housing che combina nuovi edifici sviluppati in altezza con progetti sociali dedicati ai giovani. Nello specifico sempre a La Repubblica, Boeri parla proprio di voler riprendere un progetto olandese: “Gli edifici alti sono sempre pubblici, perché esposti agli occhi di tutti; dunque, chiedono una grande responsabilità a chi li progetta. Noi abbiamo costruito in Olanda un bosco verticale in social housing, in affitto per giovani; ci piacerebbe portare questa idea a Milano”.