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Milano, vende 14 volte la stessa casa (nel palazzo di Buzzati)

A Milano è stata scoperta una truffa: una casa, nel palazzo dove visse il giornalista Buzzati, è stata venduta 14 volte senza mai passare di proprietà

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Appartamenti in una strada di Milano

A Milano c’è una casa che è stata venduta 14 volte: un appartamento di Casa della Fontana, storico palazzo signorile dove ha vissuto il giornalista Dino Buzzati, situato alle spalle dei Giardini Indro Montanelli.

La truffa della casa di Milano venduta 14 volte

Il responsabile delle vendite è stato il portiere del palazzo di viale Vittorio Veneto 24: in circa dieci anni si è messo in tasca più di 180 mila euro tra caparre, mance e intermediazioni, finché non è stato arrestato per truffa: dentro la sua rete sono finiti famosi ristoratori, professionisti affermati e rispettati, un giornalista e anche un nobile milanese.

L’uomo si era guadagnato la fiducia e la stima dei residenti, riuscendo ad attirare gli acquirenti che venivano puntualmente raggirati. Chi lo conosceva aveva di lui un’ottima opinione, basti pensare che l’amministratore del condominio lo ha descritto come una persona perbene e un serio lavoratore.

Nessuno aveva mai messo in dubbio che il proprietario dell’appartamento in questione, un manager di un’importante firma della moda sempre in giro per il mondo per lavoro, avesse incaricato il portiere di spargere la voce dell’immobile in vendita prima tra i condòmini, invitandoli a tenere segreto l’affare per non farselo soffiare. In realtà il proprietario legittimo dell’appartamento era ignaro di quello che il portiere faceva alle sue spalle e in suo nome.

Agli acquirenti veniva fatta un’offerta che sembrava davvero allettante per Milano, eletta una delle migliori città dove investire in immobili in Europa: un appartamento di 65 metri quadrati che vale almeno 400 mila euro, poteva essere acquistato per 248 mila euro, poco più della metà. Il portiere mostrava sempre documenti che sembravano veri, come il rogito intestato al proprietario, per poi accompagnare gli interessati a visionare di persona l’immobile.

Un affare da 180 mila euro

Nell’affare era compreso anche un box da 17 metri quadrati situato in zona porta Venezia, uno dei quartieri più cari d’Italia. Successivamente ai potenziali acquirenti arrivava la richiesta di un bonifico tra i 5 mila e i 30 mila euro: il denaro serviva per la caparra, per la parcella di intermediazione e per ottenere una sorta di diritto di prelazione. I soldi venivano versati quasi sempre sul conto bancario del portiere attraverso un bonifico.

A questo punto, quando si avvicinava finalmente la data del rogito, all’improvviso spuntava sempre una scusa per rinviare l’appuntamento dal notaio. Qualcuno sembra sia riuscito a farsi restituire indietro i soldi versati, ma la maggior parte degli interessati ha finito per perdere la somma già tirata fuori per caparre, intermediazioni e prelazione.

A denunciare per primo la truffa è stato il proprietario dell’appartamento nel palazzo situato alle spalle dei Giardini Pubblici Indro Montanelli, tra i parchi più belli di Milano: non appena si è accorto che in giro c’erano voci riguardanti la messa in vendita dell’immobile a sua insaputa, ha contattato subito le autorità. In totale il portiere sarebbe riuscito a mettersi in tasca 180 mila euro grazie alle finte vendite dell’appartamento: di questi 80 mila euro sarebbero stati regalati alla sua amante che li avrebbe dilapidati al casinò di Saint Vincente, in Valle d’Aosta.