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Milano non revocherà l'Ambrogino d'Oro a Chiara Ferragni

Il Consiglio comunale si è espresso in maniera negativa alla proposta di revocare l'Ambrogino d'Oro a Chiara Ferragni, indagata per truffa aggravata

Un vero e proprio uragano si è abbattuto su Chiara Ferragni durante le feste di Natale, e la tempesta non sembra affatto essersi placata con l’inizio del nuovo anno. Ma Milano continua a sostenerla, proprio come lei e Fedez hanno sostenuto la città lombarda quando più ce n’era bisogno, durante le fasi iniziali – e più dure – della pandemia di Covid-19. Il Consiglio comunale si è infatti espresso in maniera negativa alla proposta di revocare l’Ambrogino d’Oro all’imprenditrice digitale. La massima onorificenza, che le era stata consegnata ormai quasi 4 anni fa, non le sarà tolta almeno finché le indagini non avranno fatto il loro corso.

Chiara Ferragni nella bufera

Non si placa la bufera (mediatica e non solo) che ha travolto Chiara Ferragni nelle scorse settimane: l’influencer è finita sotto accusa per quello che ormai tutti conoscono come il “pandoro-gate”. L’iniziativa di beneficenza, spinta dalla vendita di panettoni per finanziare l’acquisto di un nuovo macchinario presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino e per sostenere la ricerca su due tipi di cancro, è ora finita sotto indagine e sulla questione è stato aperto un fascicolo per truffa aggravata.

Già nel momento in cui era esplosa la questione, si è iniziato a parlare della possibilità che il Comune di Milano revocasse l’Ambrogino d’Oro assegnato a Chiara Ferragni e a Fedez alcuni anni fa. Il 7 dicembre 2020, la coppia era stata insignita della massima onorificenza per il loro impegno durante la pandemia, avendo sostenuto una raccolta fondi che è servita ad ampliare la terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele di Milano, a realizzare una sala operatoria e una sala diagnostica all’avanguardia.

La decisione del Consiglio comunale

Il Consiglio comunale di Milano si è infine espresso sulla questione, con uno schiacciante esito negativo (21 voti contrari, 8 favorevoli e 2 astenuti): l’Ambrogino d’Oro non sarà dunque revocato a Chiara Ferragni, almeno per il momento. Uno dei voti contrari è quello del sindaco Giuseppe Sala, che ha espresso chiaramente la sua opinione: “Siamo contrari, sono contrario, e spero che anche questo caso dia la stura a una riflessione sugli Ambrogini, che sono una cosa importante per la città” – riporta l’Agi.

Il primo cittadino ha inoltre ricordato l’importanza di uno dei principi giuridici cardine del nostro ordinamento, ovvero che un imputato è sempre da considerarsi innocente sino alla sentenza: “Dobbiamo abituarci tutti a far sì che la magistratura faccia il suo corso. Chiara Ferragni, per quello che la conosciamo, ha una solidità tale da poter reagire anche a qualcosa che le si scaraventa addosso, ma non lo sappiamo. Quindi credo che attendere che la magistratura faccia il suo corso in modo compiuto sia utile”.

Della stessa opinione sono anche gli esponenti di altre forze politiche. “Trovo prematuro che il Consiglio comunale si esprima prima della magistratura quando ci sono ancora delle indagini in corso” – ha dichiarato Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia. A cui fa eco il capogruppo del PD Filippo Barberis: “La vicenda non ci piace, ma revocare un Ambrogino a indagine ancora in corso è una evidente forzatura istituzionale”.