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Milano e Torino: le città più armate d’Italia

Milano e Torino sono le città con la maggiore concentrazione di armi in Italia. A Roma, armato quasi il 7% della popolazione

È un’Italia blindata, sempre più insicura, con il colpo in canna. Sono Milano e Torino le città più armate, seguite a breve distanza da Roma.
É quanto emerge dalle ultime stime disponibili dell’Eurispes, secondo cui aumentano in maniera esponenziale le persone innamorate di pistole e fucili. Si concentrano soprattutto  dove il senso di insicurezza dilaga.
Il 7% dei milanesi, ad esempio, possiede un’arma in casa. Un esercito di 300.000 persone. Non sono da meno i torinesi che si assestano sulle stesse preoccupanti percentuali.
Anche a nella capitale le armi non mancano, tant’è che il 6,7 % dei romani ne possiede una.

Sono tante le figure professionali alle prese con situazioni potenzialmente pericolose. I gioiellieri, ad esempio, non rinunciano ad avere un’arma a portata di mano, ma anche alcuni avvocati e imprenditori non riescono a fare a meno della pistola per sentirsi a proprio agio.

A sorprendere è un dato che non collima con il senso di sfiducia crescente nel Paese. La maggior parte delle persone che acquistano armi dichiarano motivazioni che non hanno a che vedere con paure e insicurezze. Si tende, piuttosto, a giustificare l’acquisto in maniera differente. Buona parte delle doppiette e delle altre armi da fuoco acquistate a Milano, Torino e Roma vengono registrate per finalità venatorie o ludiche. Gli italiani comprano fucili, almeno ufficialmente, per la caccia e il tiro a segno. Secondo gli analisti, ciò accade perché è molto più semplice ottenere il porto d’armi con questo stratagemma.

Solo 8 italiani su 100 ammettono di aver comprato una pistola perché si sentono poco sicuri nel proprio quartiere. Pochi dichiarano ufficialmente di aver bisogno di un’arma per difesa personale. Una necessità, in realtà, diffusa soprattutto al Nord a causa delle pericolosità percepita in maniera sempre maggiore. Una delle principali motivazioni che spinge all’acquisto delle armi è la percezione di mancanza di sicurezza causata dal triste aumento delle rapine in appartamento, con tanto di sequestro di persona. Segue la paura delle estorsioni alle pompe di benzina e gioiellerie, che non di rado si tramutano in episodi da cronaca nera.

Secondo i dati del Ministero dell’Interno nella Penisola sono stati rilasciati 1 milione e 300 mila licenze di porto d’armi e sono almeno 10 milioni le pistole e i fucili detenuti in Italia regolarmente. Una stima che però non tiene conto del sommerso, di quell’arsenale cioè conservato nella Santa Barbara delle organizzazioni criminali, che non rientrano nelle statistiche ufficiali.