A Milano aumenta il biglietto ATM: i nuovi prezzi
La decisione era rimasta in sospeso negli ultimi mesi, ma ora sembra confermata: dopo le festività natalizie a Milano aumenteranno i biglietti ATM
La notizia era già stata comunicata e dopo cinque mesi di sospensione la società ATM (Azienda Trasporti Milanesi) ha deciso di aumentare il costo dei biglietti dei mezzi di trasporto. Il rincaro dovrebbe avvenire dopo le feste natalizie.
Aumento dei biglietti ATM a Milano
Dopo Trenord anche ATM ha confermato l’aumento dei prezzi dei biglietti da gennaio. Il rincaro era noto già da tempo ma a luglio la Regione aveva concesso ai comuni “discrezionalità” sulla decisione. Per questo la città di Milano aveva deciso di lasciare il provvedimento sospeso per diverso tempo. Ora, però, sembra confermato che da gennaio dopo le festività il biglietto aumenterà. In molti speravano che il Comune sarebbe intervenuto con risorse straordinarie per evitare l’aumento, ma questo non sembra possibile. Questi aumenti, infatti, dovrebbero garantire alle casse della città di Milano incassi che si aggirano attorno ai 20 milioni di euro cifre che non sembrano sufficienti a coprire il buco di quasi 100 milioni. Trenord, controllata da Regione Lombardia, ha già aumentato i biglietti ferroviari a settembre con rincari che si aggirano attorno al 3,82%. Lo stesso aumento avverrà per i titoli Atm. In questo modo il biglietto singolo per bus, tram e metropolitana milanesi aumenterà da 2 euro, a 2,20, il biglietto giornaliero avrà un rincaro da 7 euro a 7,60, mentre quello valido tre giorni passerà da 12,00 a 13,00 euro. Il carnet per dieci viaggi, invece, sale da 18,00 euro a 19,50 euro. Sono i rincari legati all’energia a pesare maggiormente su questi rialzi.
Aumenti dei biglietti nelle altre città italiane
Non solo Milano anche altre città della Lombardia hanno previsto aumenti ai titoli di viaggio dei mezzi di trasporto. Città come Mantova, Cremona, Brescia e Bergamo hanno già comunicato la decisione. Ad aver stabilito i rincari sono anche altre quattro regioni italiane: Marche, Piemonte, Campania e Puglia. A Torino la situazione sembra un po’ diversa; qui è la GTT (Gruppo torinese trasporti) è la società che gestisce i mezzi pubblici e ha optato per una politica prezzi un po’ diversa. Nello specifico, nel capoluogo piemontese il titolo della corsa semplice (City) che permette di spostarsi in città è rimasto a 1,70 euro. Sono aumentati, invece, gli altri titoli di viaggi.
Il biglietto integrato metropolitano A (valido per 100 minuti) che si può utilizzare sulla rete urbana e suburbana della città quest’estate è cresciuto da 2,70 euro a euro 3,50, mentre l’integrato B è salito fino a 4,00 euro. A sua volta anche il giornaliero che è valido per un numero illimitato dalla prima validazione su tram, bus e metropolitana è aumentato sino a 3,00 euro.
Anche nella città di Napoli da agosto sono scattati gli incrementi. L’azienda Anm che gestisce i trasporti presso la città partenopea non aumentava le tariffe dal 2017. Ora la corsa semplice urbana è passata da 1,10 a 1,20 euro. Il giornaliero, invece, ora costa 4,20 euro mentre il settimanale 12,50 euro e il mensile 35,00. Anche nella Regione Marche sono aumentati i prezzi dei titoli di viaggi per gli itinerari inferiori a 100 km. In particolare, gli aumenti rilevati vanno dall’8 al 15% e sono i passeggeri della fascia 60-70 km a soffrire i rincari maggiori (da 4,20 a 4,85 euro).
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