Milano, così sarà l'Arena delle Olimpiadi 2026 a Santa Giulia
La nuova Arena delle Olimpiadi 2026 Milano-Cortina a Santa Giulia, che ospiterà le gare di hockey maschile, è stata presentata ufficialmente a Milano. In occasione di una conferenza stampa, è stato annunciato che a progettarla sarà l’archistar David Chipperfield, che nel capoluogo lombardo ha già progettato il Museo Mudec.
Arena delle Olimpiadi 2026 a Santa Giulia: il progetto
La nuova Arena delle Olimpiadi 2026 Milano-Cortina a Santa Giulia avrà una forma ellittica con 3 anelli metallici flottanti e una facciata “attiva”, dove sarà possibile proiettare testi e immagini. La struttura si preannuncia “sostenibile“, dal momento che sarà minimizzato il consumo energetico, grazie all’utilizzo di pannelli fotovoltaici sul tetto che produrranno buona parte dell’energia, riducendo in questo modo il consumo di risorse. Anche la gestione dell’arena stessa sarà in linea con i più alti standard per quanto riguarda il riciclo dei rifiuti.
L’arena verrà realizzata e gestita dalla società Cts Eventim. Rainer Appel, vicepresidente esecutivo di Cts Eventim, ha dichiarato in conferenza stampa: “La struttura sarà multifunzionale, gli interni sono stati progettati per ospitare ogni evento, a partire dalle Olimpiadi, ma anche concerti, gare di pallamano, di ginnastica e pallacanestro. Sarà un retaggio per Milano e la Lombardia perché dopo i Giochi continuerà a rimanere la struttura più importante in Italia per gli eventi”.
L’arena a Santa Giulia si affaccerà su una nuova piazza di Milano, che verrà anche essa dedicata agli eventi dal vivo, ma anche alla vita di quartiere. Si prevede che i lavori di realizzazione dell’arena inizino entro la fine del 2022, per terminare poi entro l’autunno del 2025.
Il sindaco di Milano Beppe Sala ha affermato: “È stato detto che siamo in tempo, si correrà come sempre ma siamo in tempo. Il progetto c’è, sono ottimista e fiducioso perché abbiamo persone che sono rassicuranti sui tempi. I lavori partiranno entro quest’anno e sono già in corso le bonifiche. Il progetto a me piace moltissimo, al di là della qualità architettonica il punto è che, per come me l’hanno presentata, questa arena è veramente poli funzionale: in un attimo si trasforma in un impianto per lo sport, per un concerto dove si sta seduti, in piedi, c’è un grande uso del digitale e mi piace moltissimo. Sono 16 mila posti per cui è chiaro che a Milano c’era bisogno di questo da tanto tempo”.
Chipperfield e la presunta “guerra” con Milano
L’archistar David Chipperfield, nella conferenza stampa di presentazione del progetto, ha spiegato che la nuova arena a Santa Giulia mira a diventare “un edificio iconico“. Poi ha aggiunto: “La forma deve essere semplice, classica, che ricorda la tradizionale arena e la geometria chiara, per cui nel momento in cui si vede la forma si capisce di cosa si tratta”.
Con questo progetto, l’archistar David Chipperfield fa “pace” con Milano dopo le polemiche che riguardarono alcuni lavori per la realizzazione del Mudec. L’architetto ha spiegato a questo proposito: “Abbiamo un ufficio a Milano da 16 anni, quindi non abbiamo mai lasciato la città. Non sono mai stato in guerra con Milano, abbiamo avuto problematiche e come architetti abbiamo ritenuto importante dire la nostra”.
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