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Una meteora ha brillato per 8 secondi tra Piemonte e Liguria

Una meteora ha illuminato nella notte i cieli del cuneese e 8 secondi dopo si è spenta in Liguria, a 15 chilometri dalle coste di Finale Ligure

Bolide

Ha brillato nel cielo tra Piemonte e Liguria per circa pochi secondi, illuminandolo e cogliendo di sorpresa i pochissimi che nella notte tra domenica e lunedì stava guardando il cielo: una meteora che proviene dalla zona dove è presente l’asteroide 153 Hilda, che dà il nome ad una famiglia di asteroidi particolari.

Il passaggio della meteora tra Piemonte e Liguria

Il passaggio del meteorite è stato osservato da sette camere della rete Prisma (Prima Rete Italiana per lo Studio delle Meteore e dell’ Atmosfera) dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) alle 3:39 ora locale italiana. Il tutto è durato circa 8 secondi, più che sufficienti però a farsi notare dai pochissimi e fortunati nottambuli che stavano con il naso all’insù.

La meteora è prima comparsa nel cuneese, tra le città di Savigliano e Fossano, a una quota di circa 80 km, e con una velocità di poco superiore a 14 km al secondo si è mossa in direzione Sud-Est per spegnersi nel mar Ligure, a una quindicina di chilometri al largo delle coste di Finale Ligure.

Il suo passaggio è stato registrato dalle camere ITVA01 (Lignan), ITPI01 (Pino Torinese), ITPI03 (Felizzano), ITER04 (Bedonia), ITLO03 (Cecima), ITLO04 (Merate), ITPI06 (Barolo), oltre che dalle due camere della rete francese FRIPON di Barcellonette e Caussols.

Da dove è arrivata la meteora

“La famiglia asteroidale ‘Hilda’ non appartiene alla fascia principale degli asteroidi propriamente detta, ma è molto più esterna – spiegano da Prisma – Si ritiene che i corpi che la compongono non discendano necessariamente da un comune oggetto progenitore. È formata da asteroidi “intrappolati” da Giove in un rapporto di risonanza 3:2, a circa 4 Unità Astronomiche dal Sole (1 Unità Astronomica corrisponde alla distanza media tra Terra e Sole, ed è pari a 149.597.870, 7 km)”.

“L’eccentricità orbitale di circa 0.6 – concludono gli esperti di Prisma – suggerisce che il frammento caduto questa notte potrebbe appartenere ad una cometa del gruppo cosiddetto “quasi-Hilda”, lo stesso di cui faceva parte la cometa Shoemaker-Levy caduta su Giove nel 1994”.

Il passaggio della meteora del 2 febbraio tra Corsica e Toscana

Soltanto poche settimane fa, il 2 febbraio, un’altra brillantissima meteora ha illuminato i cieli notturni, questa volta visibile tra Corsica e Toscana. Apparso al largo delle coste della Corsica a oltre 80 km di quota, con una velocità superiore ai 14 km/s, il corpo celeste è stato soggetto a numerosi brillamenti e frammentazioni (almeno cinque), e si è spento a una ventina di chilometri a Sud Est dell’Isola di Montecristo, ad una quota di circa 40 km.

Il passaggio è stato intercettato da sette camere di Prisma: quelle toscane di Piombino, Elba, Chianti, Montelupo Fiorentino e Navacchio, quella di Monteromano (in provincia di Ravenna) e quella di Cecima vicino Pavia. Ed è stato talmente brillante da essere visto da numerosi osservatori visuali in Lazio, Emilia e Lombardia.

La brillante meteora era stata rilevata, oltre che dalle due camere corse della rete FRIPON (Fireball Recovery and InterPlanetary Observation Network), addirittura da tre sensori catalani e valenciani della rete spagnola Spanish Meteor Network e da un testimone visuale d’eccellenza in Valle di Susa, il noto meteorologo Luca Mercalli.

Si ringrazia la rete Prisma per l’utilizzo dell’immagine.