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Il "luogo più bello del mondo" secondo Sgarbi è in Toscana

Vittorio Sgarbi ha concluso l'anno 2023 in Toscana in quello che ha definito essere un paese indimenticabile e il "luogo più bello del mondo"

Vittorio Sgarbi, esperto d’arte e sottosegretario alla cultura, era l’ultimo dell’anno a Lucignano, un borgo della provincia di Arezzo che lui ha definito come il “luogo più bello del mondo”.

Lucignano, il “luogo più bello del mondo” per Vittorio Sgarbi

Il borgo di Lucignano si trova in provincia di Arezzo, tra le colline toscane, ed è noto come “La perla della Valdichiana”. Vittorio Sgarbi, uno dei più noti critici d’arte, ha trascorso gli ultimi giorni del 2023 facendo un tour tra le bellezze artistiche della Valdichiana, fermandosi anche Lucignano. È in questa cittadina che Vittorio Sgarbi ha trascorso l’ultima giornata dell’anno elogiando il borgo sui social come il “luogo più bello del mondo”.

Il famoso sottosegretario alla cultura ha fatto una diretta dal suo profilo Facebook mentre era in visita al Museo Civico cittadino descrivendo il piccolo borgo toscano come “indimenticabile”. Vittorio Sgarbi nel suo discorso ha detto: “Finiamo l’anno come nessuno, nel luogo più bello del mondo, Lucignano. È bello perché è un paese indimenticabile, con l’urbanistica medievale che di casa in casa ti porta dentro il passato e poi è illuminato e illumina tutta la Toscana con l’Albero della vita”.

Il video della diretta nella sua pagina Facebook è diventato poco tempo virale sui social. Il Museo Civico di Lucignano, infatti, custodisce l’opera “l’Albero della Vita” esposta, proprio per volere di Sgarbi, all’Expo di Milano nel 2015. “L’Albero della Vita” di Lucignano è un reliquiario del 1471 di scuola orafa senese nota anche come “Albero dell’amore”. È considerato una grande testimonianze dell’arte artigianale toscana del XIV-XV secolo. Realizzato in oro e ornato con coralli e pietre preziose, il reliquiario è alto 2 metri e 60 e a fine 2023 era sulle pagine di alcune giornali perché alcune sue parti in passato trafugate erano state ritrovate. Queste sono state oggetto di un delicato restauro a cura dell’Opificio delle Pietre dure di Firenze.

Nel suo discorso in diretta Facebook Sgarbi ha spiegato: “Un albero meraviglioso che ho visto tante volte a Lucignano e ad un certo punto ho pensato di portarlo a Milano, quando l’Italia era ancora grande. All’Expo fu dominante, chi arrivava all’entrata vedeva per terra l’Italia di Gaetano Pesce e davanti l’Albero della vita, che è l’emblema stesso dell’augurio, della vita, i padri, le madri”.

Il sottosegretario alla cultura ha poi continuato il discorso parlando di come è passato quest’ultimo anno, delle difficoltà incontrate e delle attività che ha cercato di portare avanti. Infine, ha augurato a tutti auguri di buon anno nuovo.

Il borgo di Lucignano

Il borgo di Lucignano è parte dell’associazione dei borghi più belli d’Italia ed ha anche ricevuto la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Il centro storico, infatti, ha saputo mantenere intatto la sua struttura medioevale e il fascino antico. Sono ancora presenti le mura cittadine costruite a difesa del borgo con tre ingressi principali: la Porta di San Giovanni, la Porta di San Giusto e la Porta Murata. Tra le altre cose da vedere c’è sicuramente il Museo civico che custodisce al suo interno moltissimi oggetti sacri come l’Albero della Vita, citato da Vittorio Sgarbi, e diverse altre reliquie ritrovate nella zona che risalgono ai secoli XV-XVI-XVII.

Da visitare anche le diverse chiese del paese come la Chiesa Di San Francesco che conserva un pregiato affresco intitolato “Il Trionfo della morte” e un polittico di Luca di Tomè. Altre due tappe da non perdere sono il Santuario Della Madonna Della Querce la cui realizzazione è attribuita a Giorgio Vasari e la Collegiata di San Michele Arcangelo.