I limoni di Amalfi conquistano anche la Cnn
Lo Sfusato Amalfitano sta facendo il giro del mondo grazie alla Cnn che ha voluto dedicare un articolo al frutto tipico della Costiera Amalfitana
I limoni di Amalfi hanno conquistato la Cnn: la variante tipica della costiera amalfitana, nota come Sfusato Amalfitano, è la protagonista di un lungo articolo pubblicato sul sito online del Network statunitense che tesse le lodi di un vero e proprio tesoro italiano.
Nell’articolo i limoni vengono definiti come il cuore pulsante del complesso e ricco ecosistema della zona, rimasto immutato nel corso dei secoli. Al giorno d’oggi, però, sono rimasti in pochi a difendere un prodotto tipico sempre più minacciato dall’industrializzazione e dai cambiamenti climatici.
Amalfi, il limone Sfusato conquista la Cnn
Un solo limone Sfusato può arrivare a pesare fino a tre chili: ogni anno vengono raccolte circa 2.000 tonnellate di questi limoni in tutta la Costiere Amalfitana, zona dove è stato venduto l’isolotto di Eduardo De Filippo. Secondo le stime, però, i limoneti della zona sono in declino da 60 anni a questa parte.
Solo ad Amalfi, per esempio, i terrazzamenti di limoni sono scesi dai 72 ettari del 1954 ai 46 ettari del 2015. Nello stesso periodo di tempo, invece, sono aumentate le foreste selvagge ed è avanzato notevolmente il processo di urbanizzazione della zona.
Giorgia De Pasquale, architetto e ricercatrici dell’Università RomaTre, inserita nella classifica 2022 delle migliori università italiane, come riferito dalla CNN sta cercando un modo per preservare le aziende produttrici di limoni della Costiera Amalfitana. De Pasquale ha lavorato per far ottenere ai limoneti lo status di “Globally Important Agricultural Heritage System” assegnato dall’Organizzazione delle Nazioni Uniti per l’alimentazione e l’agricoltura.
I limoni di Amalfi vengono utilizzati in diversi ambiti e non solo in cucina: molti sono soliti usarli come rimedi per il mal di testa mattutino, aggiungendo una buccia al caffé; altri, invece, lo utilizzano per igienizzare un piccolo taglio. Usanze antiche che richiamano alla tradizione: i marinai, per esempio, un tempo lo usavano per combattere lo scorbuto, una malattia causata dalla carenza di vitamina C. I limoni, inoltre, hanno giocato un ruolo fondamentale anche nella lotta al colera a Napoli negli anni Cinquanta.
Lo Sfusato Amalfitano elogiato dalla CNN che nel corso dell’anno ha dedicato diversi articoli ai prodotti del nostro Paese, consigliando anche i 25 piatti italiani meno famosi da provare, viene prodotto in tutti i comuni della Costiera Amalfitana: Amalfi, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare, Raito, Dragonea, Albori. Questa specialità si differenzia dai limoni dell’area sorrentina per le sue proprietà organolettiche e per le diverse modalità di coltivazione.
Il limone di Amalfi cresce esposto al sole e ai venti caldi che provengono da sud e gode ella protezione dei Monti Lattari che lo tengono al riparto dai venti freddi del nord e dalla tramontana. Lo Sfusato presenta una buccia di spessore medio con un colore giallo chiaro. La buccia è particolarmente ricca di oli essenziali e terpeni.
La polpa è succosa e moderatamente acida, con una scarsa presenza di semi. Ricco di vitamina C, lo Sfusato viene coltivato nei famosi limoneti conosciuti come giardini di limoni. Il raccolti si pratica più volte nel corso dell’anno, anche se i frutti migliori, solitamente, arrivano nel periodo compreso tra i mesi di marzo e luglio.
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