Questo sito contribuisce all’audience di

Virgilio InItalia

Allarme limoni Costa d'Amalfi: cosa sta succedendo e i rischi

I famosi limoni della Costa d'Amalfi IGP sarebbero a rischio per la diffusione tra le piante della zona di un fungo noto volgarmente come "mal secco"

Pubblicato:

Martina Bressan

Martina Bressan

SEO copywriter e Web Content Editor

Appassionata di viaggi, di trail running e di yoga, ama scoprire nuovi posti e nuove culture. Curiosa, determinata e intraprendente adora leggere ma soprattutto scrivere.

Limoni Costa d'Amalfi

I limoni sono sicuramente uno dei simboli della Costiera Amalfitana ma la loro presenza in questo territorio ora sembra essere a rischio. Il pericolo proviene da un contagioso fungo che si sta diffondendo e provoca non solo il disseccamento dei rami ma in alcuni casi anche la morte delle piante.

Cosa sta succedendo ai limoni della Costa d’Amalfi

La Costiera Amalfitana, sito dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è una delle località italiane più apprezzate e conosciute anche a livello internazionale. Il suo ricco patrimonio architettonico, gastronomico ma soprattutto naturale la rende una destinazione dal grande fascino. Uno tra i prodotti più famosi della zona è sicuramente il limone Costa d’Amalfi IGP (Limon amalphitanus) che è stato elogiato per la sua bontà e le sue qualità anche dalla CNN. Questo cresce nei territori dei comuni che rientrano nella costiera amalfitana, ovvero Amalfi, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti e Vietri sul Mare.

Ora, però, le piante di limone della Costa d’Amalfi sono a rischio perché nella zona si sta diffondendo un fungo (il Plenodomus Tracheiphilus) che viene volgarmente chiamato anche “mal secco“. L’origine del nome deriva dal fatto che il fungo in questione fa ingiallire le foglie delle piante di agrumi e seccare i rami. Nei casi più gravi le piante possono arrivare anche a morire. Si stima che fino a ora all’incirca il 25% delle piante sia già stato attaccato. Per evitare la sua propagazione molti coltivatori della Costiera Amalfitana non solo tagliano i rami colpiti ma spesso anche intere piante.

I rischi maggiori per i limoni della Costa d’Amalfi

Fortunato Della Monica, sindaco del comune di Cetara e presidente della Conferenza dei comuni della Costiera, ha convocato gli altri sindaci coinvolti, il dipartimento agricoltura della Regione Campania, i Carabinieri Forestali di Salerno, il Consorzio di tutela del limone di Amalfi IGP e la OP Costiera Agrumi per una riunione sulla situazione. La paura per molti è quella di perdere nel giro di pochi anni la coltivazione dei limoni della Costa d’Amalfi. Le parole di Della Monica sulla situazione sono stare riprese dal ‘Corriere del Mezzogiorno’: “Certo, il rischio è serissimo e drammatico tanto che il direttore di Coldiretti ipotizza che se non interveniamo, rischiamo che nei prossimi 5 o 6 anni la coltivazione dei limoni potrà addirittura essere cancellata dal nostro paesaggio. Pertanto, occorre organizzarsi, vigilare sul contagio della malattia, arrestare la diffusione del fungo, intervenire e poi con la Regione aprire una interlocuzione per sostenere finanziariamente il settore per il danno subito.”

Bisogna precisare che tutto il settore delle coltivazioni di agrumi in Italia è a rischio, soprattutto nel meridione, a causa della diffusione di fitopatie. Per quanto riguarda i limoni della Costa d’Amalfi, i danni economici in seguito alla propagazione del fungo “mal secco” starebbero diventando ingenti e le prospettive per il futuro non sono floride. Per questo motivo anche la Coldiretti di Salerno avrebbe lanciato l’allarme tramite il suo direttore provinciale, Vincenzo Tropiano.

La diffusione del fungo, infatti, non è una notizia nuova ma ora sta raggiungendo livelli davvero critici e ora bisogna pensare al più presto a una soluzione per salvare il comparto. Il direttore Tropiano sempre al ‘Corriere’ qualche giorno fa ha dichiarato: “Il mal secco non è certo un problema di oggi, da tempo stiamo provando a individuare soluzioni insieme alla Regione per l’adozione di nuovi metodi e l’utilizzo di nuovi strumenti per mitigare le fonti di infezione. Affiancheremo il Consorzio di tutela Limone Costa d’Amalfi Igp per elaborare una strategia comune volta a contrastare questa emergenza fitosanitaria che ha serie ripercussioni sull’economia del territorio.”