Leo Di Caprio e Stallone alla conquista dell'Oscar
Mentre Zalone continua a dominare il box office arrivano in sala Revenant e Creed (ma anche Tornatore), che puntano alle statuette dell'Academy
Mentre il box office continua a gonfiarsi grazie ai record senza fine di Checco Zalone e del suo “Quo Vado?”, che ha abbondantemente superato quota 50 milioni di euro, doppiando niente meno che l’ultimo Star Wars, al cinema comincia a sentirsi profumo di Oscar.
In sala arrivano infatti alcuni dei film premiati ai Golden Globe e freschi di candidature alle statuette dorate, che saranno consegnate a Los Angeles il prossimo 28 febbraio. Ecco l’elenco delle pellicole in uscita questo weekend.
Revenant – Redivivo
È il titolo più atteso e chiacchierato di questi giorni: vincitore di tre globi d’oro per film, regia e attore protagonista, il film di Alejandro González Iñárritu (dominatore con Birdman degli Oscar 2015) ha raccolto 12 nomination e potrebbe essere l’occasione giusta per il protagonista Leonardo Di Caprio di portare a casa il premio come miglior attore dell’Academy dopo tante delusioni.
Le premesse ci sono tutte, visto che Revenant è un film di lotta e redenzione – racconta la storia di un uomo gravemente ferito da un orso nelle terre vergini americane e costretto a superare un implacabile inverno tra difficoltà indicibili e tradimenti di amici – e fa da sponda alla celebrazione delle tradizioni dei nativi. In più, il premio per l’attore principale è l’unico sfuggito l’anno passato al film di Iñárritu…
Creed – Nato per combattere
Altro titolo salito alla ribalta dei Golden Globe per il premio ricevuto, come attore non protagonista, da Sylvester Stallone (candidato anche all’Oscar), potrebbe essere ribattezzato Rocky VII.
Il Creed del titolo è infatti il cognome del mitico rivale del pugile più famoso del grande schermo, Apollo. Nella storia suo figlio Adonis, pur essendo stato educato nel lusso e nell’agio, non riesce a resistere al richiamo dei geni di famiglia e sceglie la boxe. Ad aiutarlo non può che essere il vecchio Rocky Balboa.
La corrispondenza
Conosce bene il clima degli Oscar anche Giuseppe Tornatore, che torna tre anni dopo La migliore offerta con un film sulla relazione tra un professore di astrofisica sessantenne (Jeremy Irons) e una sua ex studentessa fuori corso (Olga Kurylenko). Una relazione che si snoda virtulamente tra sms, chat, video e colloqui via Skype e che si pone anche come una riflessione sull’amore, i suoi vincoli, i suoi limiti e le sue illusioni.
Il labirinto del silenzio
È per metà italiano, anche se lavora da sempre in Germania, Giulio Ricciarelli, il regista di questo film che racconta della dolorosa ma incontenibile ricerca della verità da parte di un giovane procuratore che nella Francoforte del 1958 indaga su Auschwitz e i campi di sterminio nazisti. Tra scoperte scioccanti e silenzi complici, il magistrato si immerge in un mondo di orrori e abusi con coraggio e determinazione, in una pellicola drammatica che ha sfiorato la candidatura all’Oscar come miglior film straniero.
Daddy’s Home
Ad alleggerire l’offerta cinefila del weekend pensano infine Will Ferrell e Mark Wahlberg, genitori rivali in una commedia in cui un papà sterile e insicuro in costante lotta per conquistare l’amore dei suoi due bambini adottivi si trova improvvisamente a fronteggiare il padre biologico dei ragazzini, un uomo atletico, simpatico e avventuroso, che per di più è anche l’ex marito di sua moglie…
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