Lago d'Iseo: piano di evacuazione per il rischio frana e tsunami
La frana del Monte Saresano mette a repentaglio diverse abitazioni di Tavernola: il Comune prepara il piano d'evacuazione per il rischio tsunami
Il Comune di Tavernola sta iniziando a ideare un piano di evacuazione per mettere a sicuro gli abitanti delle case a ridosso del Lago d’Iseo: quelle abitazioni potrebbero essere travolte da uno tsunami causato dalla frana sul versante orientale del Monte Saresano che incombe sulla zona del cementificio.
L’eventualità di uno tsunami mette in guardia l’amministrazione locale che ha cominciato a raccogliere i dati delle famiglie che vivono nella zona a rischio. Le abitazioni sono state individuate seguendo le indicazioni fornite dai migliori esperti in materia, immaginando il peggior scenario possibile.
Tsunami Lago d’Iseo: il piano di evacuazione di Tavernola
Gli addetti del Comune di Tavernola stanno contattando gli abitanti delle case incluse nella rilevazione degli esperti, al fine di effettuare un censimento di tutte le persone presenti: tutto ciò serve a organizzare il necessario per prepararsi all’evacuazione.
Il Comune di Vigolo, invece, ha revocato l’ordinanza con la quale aveva disposto lo sfollamento di sette famiglie residenti nella località Squadre che si trova a ridosso della parte superiore della frana. Una decisione presa in quanto è stato accertato che il movimento non riguarda la parte di montagna in cui si trovano quella abitazioni, ma coinvolge la strada poco distante da lì. Per questo motivo le famiglie sono rientrate nelle proprie dimore.
Sul Lago d’Iseo si teme un’onda anomala: una frana sul versante orientale del Monte Saresano ha fatto scattare l’allarme già da diversi giorni. Le dimensioni della frana fanno preoccupare particolarmente: centinaia di migliaia di metri cubi che potrebbero scendere a forte velocità, mettendo a repentaglio le abitazioni della zona.
I geologi monitorano la situazione in maniera costante, servendosi anche del radar Sar (Synthetic Aperture Radar) già utilizzato per tenere sotto controllo l’attività del vulcano Stromboli e anche per il relitto della Costa Concordia nei pressi dell’Isola del Giglio.
Il timore è che la frana del Monte Saresano possa interessare non solo i piazzali e gli edifici del cementificio: c’è la possibilità che il materiale arrivi anche sulla litoranea provinciale per poi riversarsi nel Lago d’Iseo. In questo caso andrebbe a creare un’onda anomala che metterebbe in serio pericolo la zona circostante e le abitazioni vicine, in particolare quelle di Tavernola.
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