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La nutria è commestibile? Il test a Castelnovo di Sotto

A Castelnovo di Sotto, alcuni volontari si sono sottoposti a un esperimento gastronomico provando un piatto a base di carne di nutria: il risultato

Nutria

Quando si tratta di nutrie l’ultimo pensiero che balena nella testa della maggior parte delle persone è quella di cibarsene. Questo discorso, però, non vale per tutti: un gruppo di “volontari assaggiatori”, infatti, si è riunito alla polisportiva di Meletole per degustare un piatto a base di nutria preparato da Gino Bedogni, cuoco della stessa polisportiva, appassionato cacciatore e specializzato nella carne selvatica, come quella di fagiano o lepre.

L’obiettivo dell’esperimento gastronomico

Lo scopo dei cittadini di Castelnovo di Sotto che si sono radunati alla polisportiva di Meletole era quello di dimostrare che la nutria, un animale esportato dall’America che sta provocando diversi problemi e danni alle campagne e agli argini di fiumi e canali, può essere ritenuta commestibile, grazie alla sua carne adatta anche all’alimentazione umana.

Il risultato dell’esperimento gastronomico

Roberto Cocconi, consigliere comunale di Castelnovo di Sotto, ha dichiarato dopo l’esperimento a ‘Il Resto del Carlino’: “Ci siamo ritrovati per questo esperimento gastronomico. Eravamo persone dai gusti differenti, ma tutti abbiamo apprezzato questo piatto, cucinato a mo’ di cacciatora. Dobbiamo ringraziare il cuoco, esperto in questo settore, che ci ha dimostrato come anche questo animale, ritenuto dannoso per la sicurezza del territorio, possa diventare un prodotto per l’alimentazione umana dopo essere stato cacciato. Ci auguriamo che sempre più persone possano apprezzare il gusto di questo castoride”.

La carne di nutria, alla luce dell’esperimento gastronomico, è stata descritta, inoltre, come gustosa, seppur un po’ più grassa rispetto a quelle di altri animali.

Nutrie da mangiare: i precedenti in Italia

Non è la prima volta che, in Italia, qualcuno decide di mangiare la carne di nutria. Nel 2019, per esempio, il sindaco di Scorzè aveva provato la carne di nutria, definendola poi squisita. La Pro loco di Novara ha tentato di organizzare una cena a base di nutria, ma l’Asl, in quell’occasione, ha deciso di bloccare il progetto. Lo scorso anno, un barista di Mantova era stato denunciato per commercio di sostanze alimentari nocive: serviva ai suoi clienti carne di nutria.

Cosa sapere sulle nutrie

La nutria è un roditore della famiglia miocastoridi (Myocastor coypus). L’animale è conosciuto anche con il nome di miopotamo, castorino, coipo, topo d’acqua e castoro di palude.

Questa particolare specie di roditore è autoctona delle zone umide del Sud America, dal Brasile meridionale alla Patagonia. Allevata per la sua pelliccia, la nutria, in seguito a fughe dagli allevamenti e immissioni, si è naturalizzata e diffusa anche in molti altri Paesi di Asia, Africa, Nord America ed Europa, inclusa l’Italia, diventando, per il suo grande potenziale riproduttivo e per il limitato numero di predatori, una specie molto problematica e invasiva, dal momento che minaccia gli equilibri degli ecosistemi delle acque dolci e danneggia le colture e gli argini fluviali.

La nutria si nutre principalmente di piante ed è un’ottima nuotatrice e scavatrice. Di grossa taglia (può raggiungere anche i 10 chilogrammi), ha la forma tozza, la testa grossa, gli orecchi piccoli e un folto pelo castano (a eccezione della coda che è quasi glabra). Le prime 4 dita della zampa posteriore sono unite da una membrana.