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Chi sono gli italiani dell'anno nel 2024 per Famiglia Cristiana

Sammy Basso e i suoi genitori sono gli Italiani dell’anno per Famiglia Cristiana del 2024: riconoscimento per il biologo attivista affetto da progeria

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Silvio Frantellizzi

Silvio Frantellizzi

Giornalista

Giornalista pubblicista. Da oltre dieci anni si occupa di informazione sul web, scrivendo di sport, attualità, cronaca, motori, spettacolo e videogame.

Sammy Basso

Sammy Basso e i suoi genitori sono gli italiani dell’anno per Famiglia Cristiana del 2024: un riconoscimento arrivato “per la straordinaria testimonianza di amore per la vita e di unità familiare vissuti nella semplicità, nell’umiltà e nell’autenticità”.

Sammy Basso e i suoi genitori sono gli italiani dell’anno per Famiglia Cristiana

Famiglia Cristiana ha dedicato la copertina del giornale e un’ampia intervista ai genitori di Sammy, la prima dopo la scomparsa del biologo e attivista italiano affetto da progeria, avvenuta il 5 ottobre del 2024 ad Asolo.

Sammy, come spiegato dal direttore e dal condirettore della rivista, Stefano Stimamiglio e Luciano Regolo, è un “profeta attualissimo in questo tempo di disorientamento” e i suoi genitori insegnano “che l’amore cambia il mondo”.

Nel conferire a Sammy e la sua famiglia il riconoscimento di italiani dell’anno, Famiglia Cristiana ha spiegato che lo stesso Sammy, mamma Laura e papà Amerigo ci insegnano che “sebbene gli ostacoli della vita a volte possano sembrare insormontabili, vale la pena viverla con pienezza”, lasciandosi sorprendere dalla sua bellezza.

E ancora: “Per abitare l’esistenza da protagonisti, non conta tanto rispondere a canoni prestabiliti di successo, quanto lo spirito, l’entusiasmo, il coraggio, l’allegria con cui affrontiamo le sfide che la Provvidenza ci ha assegnato. Il loro esempio ha un valore universale, continuerà a parlare ai cuori delle famiglie e dei giovani per molto tempo”.

Laura e Amerigo, i genitori di Sammy, hanno spiegato nell’intervista concessa alla rivista che “per lui la vita era sacra” e “non per niente ha iniziato il suo ultimo saluto scrivendo: voglio che sappiate innanzitutto che ho vissuto la mia vita felicemente”.

Nell’intervista i genitori hanno raccontato diversi aneddoti, a cominciare dalla “amicizia” con San Francesco “guardava e viveva allo stesso modo” all’incontro con monsignor Pietro Parolin, rivelando che “in quell’occasione gli aveva detto che avrebbe dato la sua vita se fosse stato d’aiuto per la Terrasanta”.

Un aneddoto riguarda anche l’incontro con Papa Francesco: “Per Sammy è stata un’esperienza mistica” hanno raccontato il padre e la madre del biologo e attivista. Grande importanza, ovviamente, anche per il suo straordinario impegno per la ricerca “per i bambini di oggi e di domani, ben consapevole che non lo faceva per lui perché non c’era più tempo”.

La storia di Sammy Basso

Sammy Basso è nato a Schio l’1 dicembre del 1995, tre settimane prima del termine della gravidanza: pur prematuro, alla nascita pesava 2,680 kg e non presentava alcun segno di malattia. I segnali non tardarono ad arrivare e nei primi due anni di vita ce ne furono diversi.

Quando Sammy aveva poco più di due anni, i medici del Dipartimento di pediatria dell’Azienda Ospedaliera di Padova, indicata tra i migliori ospedali smart d’Italia, consigliarono ai genitori di sottoporlo a una consulenza genetica che permise di capire la vera causa dei sintomi presentati fino a quel momento.

Nel mese di gennaio del 1998 venne posta la diagnosi di progeria: si tratta di una malattia genetica rarissima, nota anche come “sindrome da invecchiamento precoce”. Basso ha dedicato la sua vita a far conoscere la malattia e a fare ricerca sulla progeria: con la sua associazione ha realizzato centinaia di incontri nelle scuole, partecipando anche a programmi televisivi e progetti divulgativi di rilievo nazionale e internazionale.

Nominato Cavaliere della Repubblica nel 2019, Sammy si è laureato in Scienze Naturali all’Università di Padova, tra le migliori università d’Italia secondo la classifica THE 2025, Sammy ha compiuto un viaggio negli Stati Uniti raccontato sul canale ‘Nat Geo’ della rivista National Geographic.

Come riferito dall’Osservatorio Malattie Rare, Sammy Basso “è sempre stato in prima linea per una corretta diffusione di informazioni sulla progeria ed è diventato un simbolo della ricerca contro la malattia, prendendo parte a uno dei due studi che hanno indagato la possibilità di usare la tecnica CRISPR-Cas9 per correggere il gene difettoso che scatena la progeria”.