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L'Italia ha i migliori ricercatori d'Europa: tutti i premi

Sono 47 i ricercatori italiani che hanno ricevuto l'Erc Consolidator, premio europeo destinato alla ricerca: ecco i premiati della nuova edizione

Tor Vergata

I migliori ricercatori d’Europa sono in Italia: gli studiosi italiani, infatti, hanno ottenuto ben 47 Erc Consolidator Grant, i prestigiosi premi destinati dall’Unione Europea agli scienziati.

L’Italia è il Paese più premiato nell’edizione 2020 degli Erc Consolidator Grant, istituiti nel 2013 dal Consiglio Europeo della ricerca. Nella classifica per Nazioni, la Germania è al secondo posto con 45 ricercatori premiati, davanti alla Francia con 27, al Regno Unito con 24 e a Spagna e Olanda, entrambe con 21.

Un risultato straordinario per il mondo della ricerca italiana: gli Erc Consolidator Grant non rappresentano solo dei riconoscimenti ad honorem, ma sono delle vere e proprie borse di studio di 2 milioni di euro in cinque anni, ideate per consolidare la ricerca sul campo.

Cosa sono gli Erc Consolidator Grant

Gli Erc Consolidator Grant sono premi destinati ai ricercatori di qualsiasi nazionalità con un’esperienza compresa tra i sette e i dodici anni dal completamento del dottorato di ricerca.

La ricerca finanziata dall’Erc deve essere condotta presso un organismo di ricerca pubblico o privato situato in uno degli Stati membri dell’Unione Europea o dei paesi associati. Il finanziamento va a coprire un periodo massimo di cinque anni e paga soprattutto il lavoro di ricercatori e staff impiegati nel progetto.

Dei 47 italiani vincitori, 23 sono donne, un dato molto significativo se confrontato con la Germania, dove le ricercatrici premiate sono circa la metà. Di tutti i di nazionalità italiana, 17 operano in università o centri di ricerca nazionali. I restanti 30 sono stati vinti da ricercatori italiani che lavorano in atenei stranieri, come l’Accademia austriaca delle scienze, l’Università di Basilea, l’Istituto di tecnologia di Zurigo, il Cnrs francese, l’Università di Lugano e quella di Friburgo.

Università e centri di ricerca italiani premiati agli Erc Consolidator Grant

I 17 premi vinti da ricercatori italiani che operano nel nostro Paese sono stati attribuiti a 14 atenei e centri di ricerca italiani: si va dall’Università di Torino a quelle di Parma e Verona, passando per l’Alma Mater di Bologna, prima nella classifica delle università più “green” d’Italia.

Premiati anche i ricercatori di Roma Tor Vergata (in foto), dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e dell’Istituto Europeo di Oncologia. Due riconoscimenti sono andati all’Università Bocconi di Milano che vanta uno dei master in economia più importanti al mondo.

Erc Consolidator Grant 2020: i premiati in Italia

  • Chiara Ambrogio – Università degli Studi di Torino
  • Lorenzo Bianchini – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Roma
  • Luca Bonini – Università degli Studi di Parma
  • Dario Calomino – Università degli Studi di Verona
  • Elisabetta Crocetti – Università di Bologna
  • Antonio D’Amore – Fondazione Ri. Med, Palermo
  • Francesco Decarolis – Università Commerciale ‘Luigi Bocconi’, Milano
  • Raffaella Di Micco – Ospedale San Raffaele, Milano
  • Stefania Gialdroni – Università degli Studi di Roma Tre
  • Barbara Mazzolai – Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, Genova
  • Alessia Melegaro – Università Commerciale ‘Luigi Bocconi’, Milano
  • Cristiano Nicosia – Università degli Studi di Padova
  • Claudio Ottoni – Università degli Studi di Roma Tor Vergata
  • Sara Sigismund – Istituto Europeo di Oncologia Srl, Milano
  • Andrea Toma – Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, Genova
  • Felicita Tramontana – Università Roma Tre
  • Eleonora Troja – Istituto Nazionale di Astrofisica, Roma