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Italia al voto: elezioni amministrative del 5 giugno

Domenica 5 giugno si voterà per le elezioni amministrative in 1.371 comuni dei circa 8mila comuni italiani

elezioni amministrative 2016Le elezioni amministrative riguarderanno il 17,1 percento circa dei comuni italiani: i seggi saranno aperti dalle 7 alle 23 della sola domenica 5 giugno. L’eventuale turno di ballottaggio si svolgerà domenica 19 giugno.

In questa consultazione si eleggeranno i sindaci, i consigli comunali e i consigli circoscrizionali nelle regioni a statuto ordinario.

Le elezioni più importanti, anche per i risvolti politici che potranno avere a livello nazionale, sono quelle di Roma, Milano e Napoli, ma si voterà anche in altri capoluoghi di regione: Bologna, Cagliari, Torino e Trieste, oltre che in 26 comuni capoluoghi di provincia.

Le elezioni riguardano tutti i comuni i cui organi elettivi scadono nel primo semestre dell’anno in corso e quelli che devono essere rinnovati per motivi diversi dalla scadenza, se le condizioni che hanno reso necessario il rinnovo si sono verificate entro il 24 febbraio di quest’anno.

Inoltre il 5 e 19 giugno si svolgeranno il turno ordinario e l’eventuale turno di ballottaggio anche in alcuni comuni delle regioni autonome Friuli-Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia.

Elezioni nei comuni con meno di 15mila abitanti

In questi comuni si vota utilizzando una sola scheda dove saranno presenti i nomi dei candidati alla carica di sindaco e delle liste che li appoggiano; votando il sindaco si vota automaticamente anche la lista che lo appoggia.

Se nessuno dei candidati ottiene il 50 percento dei voti si procederà al ballottaggio.

Elezioni nei comuni con più di 15mila abitanti

In questi comuni si vota con un sistema a doppio turno proporzionale: se nessun candidato ottiene il 50 percento più uno dei voti si procederà con un ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti.

Si vota utilizzando una sola scheda sulla quale ci saranno i nominativi dei candidati alla carica di sindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano.

In questo caso si può votare in tre modi diversi:

  • tracciando un segno sul simbolo di una lista si assegna la preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da lei appoggiato
  • tracciando un segno sul simbolo di una lista, anche indicando la preferenza per uno dei candidati alla carica di consigliere comunale appartenente alla stessa lista, oppure tracciando un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata (il cosiddetto voto disgiunto)
  • tracciando un segno solo sul nome del sindaco, votando solo per il candidato sindaco e non per la lista collegata

Quali documenti servono per votare?

Oltre alla tessera elettorale i documenti di identità da presentare al momento del voto sono i seguenti:

  • carta d’identità o altro documento d’identificazione munito di fotografia, rilasciato dalla pubblica amministrazione
  • tessera di riconoscimento rilasciata dall’Unione nazionale ufficiali in congedo d’Italia, purché munita di fotografia e convalidata da un Comando militare
  • tessera di riconoscimento rilasciata da un ordine professionale, purché munita di fotografia

Cosa fare per rinnovare o richiedere una nuova tessera elettorale

Se la propria tessera elettorale è stata smarrita o se risulta esaurito lo spazio per i timbri, ne va richiesta una nuova copia presso gli uffici elettorali del comune di residenza; in vista delle elezioni l’ufficio resterà aperto dalle ore 9 alle ore 18 nei due giorni antecedenti la data della consultazione e, nel giorno della votazione, per tutta la durata delle operazioni di votazione, e quindi dalle ore 7 alle ore 23.

Come può votare chi si trova in ospedale?

Chi al momento delle elezioni amministrative fosse degente in un ospedale o in una casa di cura è ammesso a votare nel luogo di ricovero per le elezioni del comune nelle cui liste elettorali è iscritto se la struttura sanitaria è ubicata nel territorio del comune.

È necessario presentare al Sindaco un’apposita dichiarazione recante la volontà di esprimere il voto nel luogo di cura e l’attestazione del direttore sanitario dello stesso luogo di cura comprovante il ricovero. La dichiarazione, da inoltrare per il tramite del direttore amministrativo o del segretario dell’istituto di cura, deve pervenire al Comune non oltre il terzo giorno antecedente la votazione.

Altre norme che riguardano il voto amministrativo

  • non è possibile votare in una sezione elettorale del proprio Comune nella quale non si è iscritti
  • non è possibile per chi lavora in un comune diverso da quello di residenza votare in quel Comune
  • i cittadini dei Paesi dell’Unione europea residenti in Italia possono votare alle elezioni comunali
  • il voto assistito non è consentito per infermità che non influiscono sulla capacità visiva oppure sul movimento degli arti superiori, comprese le infermità che riguardano esclusivamente la sfera psichica dell’elettore
  • nessun elettore può esercitare la funzione di accompagnatore per più di un invalido