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Invasione di Popillia Japonica in Piemonte: cosa succede e rischi

In Piemonte è allarme per l'invasione di Popillia Japonica, l'insetto infestante di origine giapponese che devasta prati, fiori e coltivazioni

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invasione Popillia Japonica

La crisi climatica oltre a causare alte temperature e siccità sta portando anche un’anomala presenza di insetti. In particolare, complici le alte temperature il Piemonte sta vedendo una vera e propria invasione di Popillia japonica, un coleottero giapponese presente nei campi, negli orti e nei giardini.

Piemonte, invasione della Popillia japonica

Secondo un rapporto condiviso dalla Coldiretti di Alessandria sta crescendo sempre più la presenza nel nord Italia della Popillia japonica, un insetto noto anche come coleottero giapponese o scarabeo giapponese.

L’insetto è presente in Piemonte, in particolare nell’area di Alessandria dove sarebbero ben 86 i comuni in cui è stata evidenziata la presenza massiccia dell’insetto, ma anche in alcune zone della Lombardia. Il coleottero giapponese o scarabeo giapponese (noto anche come Popillia japonica) è un coleottero appartenente alla famiglia degli Scarabeidi originario del Giappone che un tempo era diffuso specialmente in Asia. Negli ultimi anni, però, a causa dell’innalzamento delle temperature la Popillia japonica è presente con alti numeri anche negli Stati Uniti, in Canada e in Italia.

Era l’estate 2019 quando un primo focolaio del coleottero giapponese è stato individuato per la prima volta in questa zona, in particolare sui territori della provincia di Alessandria. Da quell’anno la presenza di questo insetto è aumentata sempre di più al nord tanto che numerose larve di Popillia Japonica l’anno scorso avevano invaso l’ippodromo di San Siro.

Purtroppo, le larve di questa specie attaccano i tappeti erbosi alimentandosi delle radici di piante erbacee, mentre gli adulti sono attaccano non solo i prati e le piante selvatiche e ornamentali ma anche alberi da frutto e vigneti. La loro presenza causa defogliazioni, devastazione degli organi fiorali e danni ai frutti. Le coltivazioni maggiormente colpite sono il mais, il pesco, il melo, la vite, il nocciolo e la soia. Questa vera e propria invasione minaccia il nostro comparto agricolo, già segnato dalla siccità, e danneggia l’economia della regione.

Per ostacolare la propagazione la regione Piemonte ha previsto il posizionamento di quasi 3.000 trappole “attract and kill”, che attirano il coleottero con esche e poi lo uccidono. Queste trappole sono debitamente segnalate con un cartello ed è fondamentale non spostarle. In alcune aree sono stati montati dei dispositivi con il compito di portare avanti un monitoraggio settimanale per determinare la popolazione del coleottero.

Non solo la Popillia Japonica, il nord è invaso dagli insetti

Il nord Italia non deve solo affrontare il problema dell’invasione della Popillia Japonica ma anche di altri insetti che minacciano le coltivazioni. L’invasione di parassiti si sta estendendo dal nord al centro del nostro paese e interessa i territori dal Piemonte al Veneto, dall’Emilia Romagna alla Sardegna.

Nei boschi di Cuneo, ad esempio, è allarme per un’invasione di zecche diffuse dalla fauna selvatica; tra Piemonte e Lombardia, invece, oltre al coleottero giapponese stanno aumentando sempre più gli insetti dannosi come le cimici asiatiche e anche le forficule, ovvero le “forbicine” che danneggiano i frutti.

In Sardegna tra i territori di Nuoro, Sassari e Oristano, è allarme cavallette che devastano ettari di coltivazioni come grano, ortaggi, foraggi ed erba medica. Lo stesso sta succedendo anche in Emilia-Romagna nella zona di Forlì. In Veneto il clima umido ha portato non solo all’aumento di afidi su ortaggi e frutta ma anche a quello delle farfalle notturne che depongono uova e larve su foglie di verdura e barbabietola da zucchero danneggiando le piante.